Il dato delle esportazioni della
provincia di Siena del terzo trimestre 2024 (-12,4%) conferma il
rallentamento evidenziato nel secondo trimestre (-9,1%),
portando il bilancio dei primi nove mesi a circa 3,5 miliardi di
euro, sostanzialmente invariato (-0,1%) rispetto allo stesso
periodo del 2023. E' quanto emerge dal report della Camera di
commercio di Arezzo e Siena. "I prodotti farmaceutici - spiega
il presidente Massimo Guasconi - si confermano prima voce delle
nostre esportazioni provinciali. Dopo la crescita del 27,5%
registrata nei primi tre mesi dell'anno, nel secondo trimestre
c'è stata una prima decisa battuta di arresto (-22,9%), a cui ha
fatto seguito un ulteriore -28,7% nel terzo trimestre". Per
quanto concerne i mercati di destinazione, la Polonia
riconquista la vetta della classifica con 425 milioni di euro
nei primi nove mesi del 2004 (+6.9%) superando gli Stati Uniti.
Nel comparto della camperistica, secondo settore di
specializzazione dell'export senese, confermati invece i segnali
positivi emersi nella parte iniziale dell'anno: al +27,9%
registrato nei primi tre mesi hanno fatto seguito ulteriori
crescite sia nel secondo trimestre (+15,6%) che nel terzo
(+7,9%). Per quanto riguarda l'agroalimentare, 612 milioni il
valore dell'export nei primi nove mesi dell'anno, con il vino
voce più importante, circa 367 milioni, con incremento del 19,9%
rispetto al 2023. Il primo mercato di destinazione è quello
statunitense con 136 milioni di euro ed un +22,9% rispetto al
2023. Da evidenziare come la crescita percentuale delle
esportazioni senesi del settore sia ben superiore a quella della
Toscana (+10,1%) ed a quella italiana +5,6%). Anche in
provincia di Siena, sia pure con fatturati minori rispetto a
quelli delle altre realtà toscane, difficoltà nell'export del
settore moda: -8,4% abbigliamento, -26,2% pelletteria-calzature.
Nei primi nove mesi in crescita le esportazioni di prodotti
alimentari (+55,4), articoli in gomma e materie plastiche
(+6,5%), altri prodotti della lavorazione dei minerali non
metalliferi (+11,3%), della metallurgia (+10,5%), macchinari
(+1,1%) e mobili (+1,5%). In flessione legno e prodotti in legno
(-11,8%), prodotti chimici (-25,4%) e in metallo (-26,5%) e
apparecchiature elettriche (-18,7%).
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