Sofia Goggia taglia il traguardo ed esulta ballando la samba con gli scarponi ai piedi. La sua e' gioia pura per una sua nuova impresa superlativa.
L'indomabile bergamasca ha infatti vinto alla grande il superG di cdm di Beaver Creek in 1.03.90 dopo essere stata ottima seconda nella discesa di ieri. Sono imprese al limite dell'incredibile, miracolose visto arrivate a dieci mesi dall'incidente drammatico del 5 febbraio scorso, con frattura di tibia e malleolo, che poteva costarle la carriera visto che e' stata per ben otto mesi senza poter sciare. Per Sofia, a 32 anni, questa e' la vittoria n.25 e la settima in superG. Dopo Tomba e Brignone e' ora da sola il terzo sciatore azzurro piu' vincente di sempre, superando il leggendario Gustav Thoeni che ne ha conquistate 24. Con lei sul podio la svizzera Lara Gut - Behrami in 1.04.38 e a sorpresa l'austriaca Ariane Raedler in 1.04.45. Con cielo velato, un po' di vento e fondo perfetti per una tracciatura veloce della Bird's of Prey da parte dell'allenatore italiano Giovanni Feltrin, la gara ha visto anche altre ragazze jet azzurre mettersi in evidenza come succede ormai da anni nelle gare veloci in cui e' l'Italia la misura di tutto. Federica Brignone e' infatti arrivata 5/a in 1.04.54, Marta Bassino 6/a in 1.04.70 . Entrambe erano pero' sicuramente da podio sino all'ultimo intermedio dove, forse stringendo troppo alcune curve, hanno compromesso un risultato assolutamente alla loro portata. Poi lo squadrone azzurro delle ragazze jet vede in classifica Elena Curtoni 9/a in 1.05.04, Roberta Melesi 11/a in 1.05.87 , Laura Pirovano 18/a in 1.05.50.
"Sono molto contenta di questa prestazione, rispetto alla discesa sono riuscita a sciare meglio, ho messo in pista un misto fra cattiveria agonistica, tecnica e tanto istinto. Sono grata per essere tornata a fare Coppa del mondo, è stata una sfida dura nei mesi scorsi, adesso sono ancora qui e all'infortunio non penso". Sofia Goggia commenta così al sito della Fisi, la vittoria nel Super G di Beaver Creek dieci mesi dopo il brutto infortunio. Un successo che la bergamasca definisce 'una pietra miliare del mio percorso". "Stamattina mi sono alzata molto gioiosa e mi sono detta: 'Se arrivo al traguardo con luce verde faccio un balletto alla Braathen', il problema è che non sono brasiliana ma italiana e di Bergamo e l'unica cosa che mi viene bene è fare la polenta - dice ancora - Sono scesa con grande solidità. Sapevo che dovevo stare attenta alle prime cinque porte per poi scatenare i miei cavalli e così è stato. Forse è stato uno dei miei più belli supergiganti di sempre. La vittoria più importante è sempre la prossima, però chiaramente è una pietra miliare nel mio percorso. Devo ringraziare i dottori che il 5 febbraio erano pronti ad aspettarmi in ospedale per ridurre la frattura, il mio percorso è stato come l'operazione, ho rimesso insieme curva dopo curva, pezzo dopo pezzo, alla fine però sei i pezzi vengono messi bene insieme, escono cose straordinarie".
Per l'Italia ci sono stati anche momenti di paura per la spigolata e la bruttissima caduta della gardenese Nadia Delago: gli sci non le si sono staccati ma fortunatamente l'atleta si e' alzata in piedi da sola sciando sino all traguardo . In Francia, invece, tra gli uomini il norvegese Henrik Kristoffersen in 1.36.40 e' tornato al successo nello slalom speciale di cdm di Val d'Isere. Per lui - a 30 anni- e' il successo n.31. Alle sue spalle il suo connazionale - ancora con un festival scandinavo - Atle McGrath in 1.36.92 e lo svizzero LoicMeillard in 1.37.29. Assente il francese Clement Noel Kristoffersen passa anche in testa alla classifica di disciplina con 220 punti contro i 200 del transalpino. Per l'Italia, in una disciplina in cui ancora gli azzurri fanno fatica a rendere a dovere in entrambe le manche, c'è comunque il bel settimo posto dell'aloatesino Tobias Kastlunger in 1.37.53. Tobias, in forte ritardo nella prima manche, ha recuperato 22 posizioni nella seconda grazie a scadute di avversari e una pista progressivamente sempre più' rovinata che lui, partendo tra i primissimi, ha avuto la fortuna di trovare perfetta. In classifica ci sono alla fine pero' solo tre azzurri. Gli altri due, il gardenese Alex Vinatzer, 10/o in 1.37.67 recuperando a sua volta sette posizioni rispetto alla manche iniziale, ed il veterano trentino Stefano Gross , 17/o in 1.38.47 con 8 posizioni rimontate. La coppa del mondo uomini ha come prossimo la Val Gardena per un ritorno dei velocisti: venerdi' superG e sabato discesa sulla prestigiosa Saslong. Gli azzurri jet ci arrivano fiduciosi perche' lo scorso anno il n.1 Dominik Paris vinse la libera rompendo una tradizione negativa per gli atleti altoatesini proprio sulla pista di casa. La coppa del mondo donne - quella che ormai da anni da' le piu' belle soddisfazioni all'Italia - ora torna in Europa con destinazione St. Moritz, in Svizzera: sabato e domenica prossima due superG - il secondo ed il terzo dei nove programmati in questa stagione - con clamoroso rientro alle competizioni , a 40 anni e a quasi sei dal ritiro, della grande campionessa americana Lindsey Vonn, grande amica ed ex rivale di Sofia Goggia. Emozioni e spettacolo sono garantiti, anche perche' a St. Moritz le ragazze jet azzurre hanno sempre fatto grandissimi risultati.
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