Sono troppo pochi i geologi:
l'allarme è stato lanciato dall'Assemblea dell'Ordine del Lazio,
a Roma.
"Abbiamo Dipartimenti che nell'arco di un ventennio sono
passati dai 500 iscritti a 50 iscritti ed abbiamo anche
Dipartimenti con 22 iscritti alle Scienze della Terra. Siamo
lontani dal boom degli anni '80", sottolinea Simonetta Ceraudo
presidente dell'Ordine Geologi del Lazio..
Dice Arcangelo Francesco Violo, presidente del Consiglio
Nazionale dei Geologi: "stiamo registrando un paradosso. La
figura del geologo è centrale, sempre più richiesta. Oggi il
geologo riesce non solo a lavorare subito dopo la laurea ma è
anche ben remunerato con redditi raddoppiati. La figura del
geologo è centrale non solo in termini di dissesto
idrogeologico, di cambiamenti climatici, di gestione delle
risorse idriche, ma anche su tanti altri temi che adesso sono al
centro dell'agenda del nostro Paese e dell'Europa".
Per Rodolfo Carosi, presidente della Società Geologica
Italiana, "C'è necessità di far conoscere le Geoscienze. Oggi il
mercato del lavoro ha forte domanda di geologi. Spesso leghiamo
la figura del geologo molto alle frane e alle alluvioni. In
realtà il geologo è nello studio delle materie prime,
nell'energia, e le stesse geoscienze hanno tanti rami. La
geologia, la cui etimologia è di derivazione greca e dunque
significa terra e logos, significa studio, dunque studio della
Terra, è la disciplina della scienza della Terra. Le scienze
della Terra studiano i processi fisico - chimici che plasmano o
trasformano nel tempo il Pianeta".
I dati attuali, riguardanti i Dipartimenti di Scienze della
Terra, in Italia sono allarmanti. Alcuni Dipartimenti che
nell'arco di un ventennio sono passati dai 500 iscritti a 50
iscritti e ci sono anche Dipartimenti con 22 iscritti alle
Scienze della Terra. La fase di forte crescita avvenuta a
partire dalla seconda metà degli anni '80, è durata quasi un
decennio, portando le poco più di 100 iscrizioni del 1985/86,
alle quasi 750 del 1996/97. Nel quinquennio successivo si è
registrata una netta frenata, fino a giungere alle 500
iscrizioni del 2002, poi un nuovo rimbalzo, e tra il 2003 ed il
2004 il numero di iscrizioni giunge nuovamente a 650 all'anno.
Dal 2004, però è iniziato un progressivo ma netto declino che ha
persono condotto alle 334 iscrizioni del 2008, un valore solo di
poco superiore a quello di venti anni prima (1986). Anche
considerando l'effetto della crescente selettività degli esami
di abilitazione all'esercizio della professione, con una
percentuale di abilitati sul totale degli esaminati che dal 64%
del 2004 si riduce al 42% nel 2007, è il numero stesso degli
esaminati che segna una considerevole contrazione, passando da
quasi 1.400 nel 2003 agli 854 nel 2007. Nei Dipartimenti di
Scienze della Terra si è passati dalle 1240 lauree di secondo
livello alle 586, su tutto il territorio nazionale, passando da
una media di 44 laureati ad Ateneo a 20 laureati per Ateneo.
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