Un concerto senza sedie nè palco o platea, nessuna illuminazione, ma l'invito al pubblico a portare cuscini da casa "per poter godere comodamente della nostra musica": è l'iniziativa dell'Orchestra Senzaspine, che festeggia i primi dieci anni con un evento informale martedì 20 giugno alle 20 nella cornice di piazza Santo Stefano a Bologna, proprio come informale fu il loro primo concerto dieci anni fa in piazza Verdi. L'ensemble resituirà in un concerto unico, con ingresso gratuito, "tutto l'amore ricevuto dalla città", dove è diventata parte integrante di un 'sistema musica' bolognese riconosciuto come 'patrimonio creativo' anche dall'Unesco. Un omaggio alla città dove ha sviluppato la propria esperienza e dove, nel corso del decennio, è cresciuta, sino ad accogliere nel suo organico oltre 400 musicisti, in buona parte under 35, molti dei quali hanno avviato poi importanti carriere professionali.
In piazza Santo Stefano risuoneranno le note dell'ouverture del Barbiere di Siviglia di Rossini, proprio come in piazza Verdi nel 2013, il Concerto n.1 di Liszt per piano e orchestra, la Carmen Suite di Bizet e la sinfonia incompiuta, primo movimento, di Schubert; quest'ultima sarà interpretata anche dall'Orchestra Senzaspine Junior, a dimostrazione della grande crescita della propria scuola di musica dal 2017 ad oggi.
Dalle stagioni liriche a quelle sinfoniche, dai programmi per bambini alle sperimentazioni come in 'E buio fu', che ha inaugurato il Festival dei Portici in piazza Maggiore, dove le partiture classiche hanno intrecciato l'elettronica e la spoken poetry, l'Orchestra Senzaspine è pronta a entrare in un nuovo decennio ricco di iniziative. Intanto, fresco della partecipazione al Festival Various Voices a Bologna e del riconoscimento ottenuto al Premio della critica musicale Filippo Abbiati per il progetto 'Opera accessibile', l'ensemble è in attesa di andare a Siena, dove sarà ospite dell'Accademia Chigiana nei corsi di direzione d'orchestra del maestro Daniele Gatti.
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