In Polonia tombe dell'era comunista sopra vittime di Stato
Istituto cerca di riesumare i sepolcri di eroi nazionali
03 agosto, 17:52(ANSA) - VARSAVIA - Temendo il potere del loro patriottismo, i leader comunisti della Polonia uccisero gli eroi nazionali della seconda guerra mondiale e gli attivisti anti-comunisti, e gettarono i loro corpi in fosse comuni segrete, sperando che sarebbero stati dimenticati, coprendoli con nuove tombe.
Ora, un istituto di storia sta ripristinando la memoria degli eroi uccisi e organizzando adeguate sepolture. Al fine di raggiungere i resti nascosti, ha chiesto di spostare 194 tombe dell'era comunista, tra cui quella di un giudice che contribuì alla condanna a morte di un uomo probabilmente sepolto proprio sotto di lui.
La mossa fa parte degli sforzi presi dalla Polonia democratica dopo il 1989 per riconoscere gli eroi di guerra e gli attivisti anti-comunisti perseguitati, uccisi e volutamente cancellati in quattro decenni di comunismo dopo la guerra.
Una mozione per spostare le tombe all'interno del cimitero militare Powazki a Varsavia, è stato presentato al governatore della provincia dall'Istituto della Memoria Nazionale.
L'istituto sta cercando i resti di circa 100 eroi dell'indipendenza tra diverse centinaia di morti in una prigione di Varsavia e poi scaricati lì tra il 1945 e il 1956. Resti di circa 120 vittime sono stati scoperti tra il 2012 e il 2013 sotto un prato nel cimitero Powazki. Circa 40 sono stati identificati usando il DNA dei parenti.
Tra le tombe mancanti vi è quella del capitano Witold Pilecki, che si offrì detenuto ad Auschwitz e ne raccontò le atrocità prima di fuggire, e quella del generale August Fieldorf, vice comandante della resistenza in tempo di guerra. Tra le tombe di militari dell'era comunista, risalente al 1980, c'è quella del tenente colonnello Roman Kryze, giudice che contribuì nel 1948 alla condanna a morte di Pilecki. (ANSA).