Il soldato nordcoreano catturato dalle forze ucraine sul fronte di Kursk è morto a causa delle ferite riportate, secondo l'agenzia di intelligence della Corea del Sud. "È stato confermato, attraverso un'agenzia di intelligence alleata, che il soldato nordcoreano catturato vivo il 26 dicembre è appena morto a causa dell'aggravarsi delle ferite", ha affermato l'agenzia di intelligence in un comunicato stampa.
Secondo Kiev, 12.000 soldati nordcoreani, tra cui "circa 500 ufficiali e tre generali", sono stati inviati al fronte nella regione russa di Kursk, di cui da agosto l'esercito ucraino occupa diverse centinaia di chilometri quadrati. Né la Russia né la Corea del Nord hanno mai confermato la presenza di questo contingente a fianco dell'esercito russo. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di recente che quasi 3.000 soldati nordcoreani sono stati finora uccisi o feriti. Seul dal canto suo ha stimato lunedì che siano 1.100 i soldati nordcoreani uccisi o feriti. Lo stato maggiore sudcoreano ha reso noto di aver osservato preparativi che fanno credere che Pyongyang si stia preparando a inviare nuove unità di rinforzo e droni in Russia. All'inizio del mese è entrato in vigore uno storico trattato di mutua difesa tra Pyongyang e Mosca, firmato a giugno e che prevede "aiuti militari immediati" in caso di "aggressione armata" da parte di un Paese terzo.
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