22:06
Wall Street sprofonda per i dazi, Dj -5,50%, Nasdaq -5,82%
Wall Street chiude con un tonfo per effetto dei dazi di Trump, con tutti e tre gli indici principali sotto il 5%. Il Dow Jones perde il 5,50% a 38.314,86 punti, il Nasdaq cede il 5,82% a 15.587,79 punti mentre lo S&P500 lascia sul terreno il 5,97% a 5074,08 punti.
21:30
Wall Street perde 5.200 miliardi. Per i paperoni del mondo 485 miliardi persi in 2 giorni
Wall Street si avvia a chiudere la sua peggiore settimana dal marzo del 2020, nel pieno dell'emergenza Covid. Lo S&P 500 ha perso infatti 5.200 miliardi di dollari in due sedute da quando Donald Trump ha annunciato i dazi e dopo che il presidente della Fed ha detto che le tariffe potrebbero avere un impatto persistente sull'inflazione. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
I 500 più ricchi al mondo hanno perso quasi 500 miliardi di dollari, per l'esattezza 485, in due giorni con il crollo di Wall Street. E' la cifra più alta mai registrata in due sedute. A fare i conti è il Bloomberg Billionaires Index.
20:53
Il petrolio chiude in forte calo a New York, -7,41%
Il petrolio chiude in forte calo a New York, dove le quotazioni perdono il 7,41% a 61,99 dollari al barile.
20:08
Ue: 'Scambio franco con Usa, dazi dannosi e ingiustificati'
"Un franco scambio di 2 ore con il Segretario al Commercio Howard Luttnick e l'ambasciatore Jamieson Greer. Sono stato chiaro: i dazi Usa sono dannosi e ingiustificati. Il rapporto commerciale Ue-Usa ha bisogno di un nuovo approccio. L'Ue è impegnata in negoziati significativi ma anche pronta a difendere i nostri interessi. Restiamo in contatto". Lo scrive su X il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic.
19:04
Meloni in Cdm: 'Lunedì vertice di governo sui dazi'
"Ho deciso di chiedere ai due vicepremier, al ministro dell'Economia, dell'Industria, dell'Agricoltura, delle Politiche europee, di vederci lunedì pomeriggio e di portare ciascuna per la propria competenza uno studio sull'impatto che questa situazione può avere per la nostra economia". Così la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, parlando in Consiglio dei ministri dei dazi Usa verso l'Ue, sottolineando che il "gruppo di lavoro del Governo da ora deve sentirsi prioritariamente impegnato sul tema".
Il gruppo di lavoro del governo impegnato sui dazi "si confronterà anche con i rappresentanti delle categorie produttive, che sono stati convocati a Palazzo Chigi per martedì 8 aprile. Ci confronteremo anche con loro, per trovare le soluzioni migliori", ha annunciato Meloni, a quanto si apprende.
"È presto per valutare le conseguenze effettive prodotte da questa nuova situazione sul nostro Pil e sulla nostra economia. Certamente, però, il panico e l'allarmismo possono causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi".
18:24
Tajani: 'La risposta della Ue ai dazi Usa sarà più un segnale politico'
"Lunedì ci sarà il consiglio dei ministri del Commercio dell'Ue che decideranno se sarà necessario imporre dazi ad alcuni prodotti americani. Noi chiediamo che non vengano posti dazi a prodotti americani che possano provocare una reazione più dannosa. Nessuno vuole la guerra commerciale, qualora ci dovesse essere una reazione sarà piuttosto un segnale politico agli Stati Uniti per dire 'basta'. Quindi una reazione assolutamente inferiore all'azione fatta dagli Stati Uniti". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Cinque Minuti in onda stasera su Rai Uno.
18:01
Bankitalia taglia le stime del Pil, +0,6% nel 2025, 'pesa l'effetto dazi'. Invariate le stime sull'inflazione
La Banca d'Italia taglia le stime sul Pil "soprattutto" per effetto "dell'inasprimento delle politiche commerciali": il +0,8% previsto a dicembre scorso per il 2025 cala a +0,6%, mentre per il 2026 la stima di +1,1% scende a 0,8% e nel 2027 da +0,9% a +0,7%. Bankitalia sottolinea che il metodo dà stime su dati destagionalizzati e corretti per il numero di giornate lavorative; senza questa correzione il Pil crescerebbe dello 0,5% nel 2025, dello 0,9% nel 2026 e 0,7% nel 2027. Le stime, si precisa, includono "una prima e parziale valutazione" dei dazi, ma non considerano eventuali ritorsioni né l'evoluzione dei mercati internazionali.
Nelle nuove stime macroeconomiche la Banca d'Italia vede un'inflazione sostanzialmente invariata intorno all'1,5% sia nel 2025 sia nel 2026, per salire al 2% nel 2027. L'inflazione di fondo diminuirebbe, portandosi su valori intorno all'1,5% per tutto il triennio.
"L'inflazione potrebbe subire, specie nel breve termine, pressioni al rialzo derivanti da un aumento ritorsivo dei dazi da parte della Ue", ma poi "il forte deterioramento della domanda determinato da un impatto più marcato dell'irrigidimento delle politiche commerciali eserciterebbe effetti di segno opposto", spiegano i tecnici dell'istituto.
17:31
Powell: 'Probabile che i dazi aumentino l'inflazione . Impatto economico più ampio del previsto'
"E' possibile che i dazi possano avere un impatto persistente sull'inflazione": è probabile che aumenteranno l'inflazione nei prossimi trimestri. Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell, secondo il quale l'impatto economico dei dazi sarà probabilmente più ampio del previsto.
I progressi verso l'obiettivo di un'inflazione al 2% sono di recente rallentati, ha aggiunto Powell avvertendo che la Fed è obbligata a mantenere le aspettative di inflazione ben ancorate ed è ben posizionata per attendere e valutare gli aggiustamenti necessari, e per affrontare i rischi e le incertezze che "sono aumentati".
E' troppo presto per dire quale sarà la strada appropriata per la politica monetaria, ha spiegato ancora Powell sottolineando che l'economia è ancora vicina alla massima occupazione e sta crescendo. La Fed, ha avvertito, "non ha bisogno di avere fretta. Ha tempo. Aspetterà e vedrà " prima di decidere eventuali aggiustamenti dei tassi: "non è chiaro al momento quale sarà la politica appropriata". La Fed quindi "non stima le probabilità di recessione" e "sta aspettando chiarezza su quale dovrebbe essere la sua strada" per la politica monetaria.
L'indipendenza della politica monetaria è essenziale per il lavoro della Fed, ha infine ribadito Powell dopo che Trump lo ha esortato sul suo social Truth a tagliare i tassi di interesse e "smetterla di fare politica".
17:28
Trump: 'Il Vietnam vuole ridurre i suoi dazi a zero'. E Nike rimbalza a Wall Street
"Ho avuto una telefonata costruttiva con il segretario generale del partito comunista vietnamita To Lam. Mi ha detto che il Vietnam vuole ridurre i suoi dazi a zero se ci sarà un accordo con gli Stati Uniti. L'ho ringraziato da parte del nostro paese e gli ho detto che ci vedremo in un futuro non lontano". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.
Dopo l'annuncio Nike rimbalza a Wall Street, dove sale del 5%. Il Vietnam è uno dei maggiori centri di produzione per il colosso dell'abbigliamento sportivo.
17:13
Trump: 'E' il momento perfetto per Powell per tagliare i tassi'
"Questo sarebbe il momento perfetto di tagliare i tassi per il presidente della Fed Jerome Powell. E' sempre in 'ritardo' ma potrebbe ora cambiare la sua immagine rapidamente". Lo afferma Donald Trump su Truth.
"I prezzi dell'energia sono in calo, l'inflazione è in calo con i prezzi delle uova calati del 69%. I posti di lavoro aumentano. Jerome, taglia i tassi di interesse e smettila di fare politica", sottolineaTrump.
16:41
Effetto dazi, in Usa è corsa agli acquisti e alle scorte
Dai televisori alla salsa di soia, dagli indumenti alla birra irlandese, gli americani si precipitano nei negozi a fare "acquisti preventivi" dopo l'annuncio dei nuovi dazi di Donald Trump su gran parte delle merci importate. Come riporta il Wall Street Journal, milioni di persone negli Usa hanno reagito allo stesso modo: fare scorta, tra l'ansia per l'inflazione e la paura di un'imminente impennata dei prezzi.
La sensazione diffusa è che il colpo stavolta arriverà a tutti: dai piccoli imprenditori ai consumatori, e così in tanti giocano d'anticipo. Cedar Roach ha raccontato al quotidiano che mentre Trump parlava dalla Casa Bianca si è precipitata ad acquistare un completo di abbigliamento sportivo da Lululemon (un marchio canadese) e un maglione di House of Sunny (un marchio britannico), mentre il suo fidanzato, Sean MacKenzie è corso a comprare tre confezioni da otto lattine di Guinness.
"Sapevo gli oggetti a rischio e cosa volevo, quindi non ho rimandato", ha detto Roach, studentessa 22enne alla Southern Methodist University. Mentre Mark Cuban, imprenditore miliardario e personaggio televisivo, ha suggerito ai suoi follower di iniziare a fare scorta.
"Dal dentifricio al sapone, qualsiasi cosa per cui riuscite a trovare spazio in casa, acquistatela prima che debbano rifornire l'inventario - ha affermato in un post sulla piattaforma di social media Bluesky - Anche se sono prodotti negli Usa, aumenteranno il prezzo e daranno la colpa ai dazi".
Il 50enne Noel Peguero ha raccontato invece che da mercoledì sera a giovedì mattina ha speso circa 3.000 dollari in prodotti elettronici, ricambi per l'auto, attrezzi da giardinaggio e altri articoli per la casa. "Adesso è il momento di comprare", ha detto.
16:20
La California contro i dazi, 'escludeteci dalle ritorsioni'
La California punta a smarcarsi dai dazi di Donald Trump. Il governatore Gavin Newsom chiede ai partner commerciali di escludere il suo stato da eventuali ritorsioni contro i dazi di Donald Trump.
Le tariffe del presidente "non rappresentano tutta l'America, soprattutto coloro che io rappresento nella quinta economica mondiale, lo stato della California. Per noi gli scambi internazionali sono importanti. Vogliamo continuare a rafforzare i legami" con partner commerciali, ha detto Newsom su X. "La California è un partner commerciale stabile", ha aggiunto. "Restiamo aperti per business, a prescindere dalle turbolenze a Washington", ha messo in evidenza.
15:58
La Turchia: 'Negozieremo con gli Usa sulle tariffe'
La Turchia vuole negoziare con gli Stati Uniti riguardo alle tariffe imposte dall'amministrazione del presidente Donald Trump. Lo ha affermato il ministro del Commercio turco, Omer Bolat, spiegando che Ankara non rientra nell'elenco degli Stati soggetti a dazi aggiuntivi specifici ed è soggetta all'imposta di base del 10%, che ha definito "il meglio tra il peggio", come riferisce Daily Sabah.
"Vogliamo discutere la questione (delle tariffe) durante i negoziati con il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti e il Rappresentante per il Commercio... poiché c'è un surplus di 2,4 miliardi di dollari a favore degli Stati Uniti nel commercio tra i due Paesi per il 2024", ha detto Bolat. "Le tariffe doganali relativamente basse per il nostro Paese potrebbero offrire un vantaggio comparato in alcuni settori", ha affermato invece il ministro dell'Economia, Mehmet Simsek, riferisce HaberTurk.
15:43
Parigi: 'Gli Usa vogliono costringere le aziende ad andare da loro'
Il ''reale obiettivo politico ed economico" degli Stati Uniti di Donald Trump è di ''reindustrializzare il Paese obbligando le aziende ad andare a fabbricare negli Usa per evitare i dazi": è l'avvertimento lanciato dal ministro francese dell'Economia, Eric Lombard, intervistato da BFMTV.
''C'è una volontà Usa che è documentata, che punta effettivamente a svuotare l'economia del mondo a loro profitto. Non dobbiamo lasciarci calpestare e per questo dobbiamo essere solidali". "In questa fase di negoziato (con gli Usa) - ha proseguito Lombard - è chiaro che se una grande azienda francese accettasse di impegnarsi ad aprire una fabbrica negli Usa, significherebbe dare un punto agli americani".
E ancora: "Non diciamo che in prospettiva non si debba investire negli Stati Uniti, perché usciremo da questo periodo di difficoltà, ma in questo periodo in cui siamo in un negoziato complesso (...) bisogna che l'insieme degli europei sia solidale, in particolare, con le aziende".
15:32
Trump: 'La Cina se l'è giocata male, si è fatta prendere dal panico'
"La Cina se l'è giocata e si è fatta prendere dal panico. L'unica cosa che non possono permettersi di fare". Lo ha detto Donald Trump replicando ai dazi imposti dalla Cina.
15:21
Ue: 'Sui dazi tutte le opzioni sul tavolo, agiamo passo a passo'
Bruxelles è "in contatto costante e approfondito" con i governi e "questo ci consente di affermare con sicurezza che siamo pronti. Tutto è sul tavolo, ma procediamo un passo alla volta". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Olof Gill, sottolineando che davanti ai dazi imposti da Donald Trump l'Europa si trova oggi in "acque inesplorate".
"Quando diciamo che tutto è sul tavolo, ci riferiamo innanzitutto agli strumenti già esistenti per commercio, difesa, coercizione", ha spiegato. "Il nostro compito, come Commissione europea, è adempiere al mandato stabilito dai trattati e alla responsabilità affidataci dagli Stati membri: portare avanti la politica commerciale dell'Ue nel miglior interesse dei cittadini e delle imprese europee", ha ribadito ancora il portavoce, ricordando inoltre che "la scelta collettiva degli Stati membri di affidare alla Commissione i poteri di negoziare accordi commerciali e proporre misure in materia di difesa, ove necessario" nasce dalla consapevolezza dell'"importanza sulla scena globale di agire in modo unito".
15:16
Ue: 'Macron suGLI Usa? Invitiamo le aziende a investire qui'
"Non commentiamo le dichiarazioni" altrui, "ma siamo molto fiduciosi di avere qui in Europa un'offerta molto attraente per le aziende che desiderano investire. Possiamo garantire stabilità, un mercato unico attraente e un sistema affidabile basato su regole". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Olof Gill, rispondendo a una domanda sulla possibilità che l'Ue apra alla proposta di Emmanuel Macron di sospendere gli investimenti negli Stati Uniti come ritorsione ai dazi di Donald Trump. "Invitiamo tutte le aziende a investire nell'Ue come una scelta valida", ha aggiunto la portavoce di Ursula von der Leyen, Paula Pinho.
15:00
Trump agli investitori. 'E' il momento di arricchirsi. Le mie politiche non cambieranno mai'
"Le mie politiche non cambieranno mai. Questo è un grande momento per arricchirsi, per arricchirsi più che mai". E' il messaggio lanciato da Donald Trump su Truth agli investitori "che vengono negli Stati Uniti e investono".
14:43
Deutsche Bank: 'I dazi costeranno all'eurozona lo 0,4-0,8% del Pil
Secondo i "calcoli preliminari" di Deutsche Bank i dazi reciproci annunciati da Donald Trump impatteranno sul pil dell'eurozona per circa 0,4-0,8 punti percentuali con l'effetto di ridurre le previsioni di crescita per il 2025 tra lo 0,25% e lo 0,5%, rispetto alla attuale previsione di una crescita dello 0,8%.
"Questo è sostanzialmente equivalente a una stagnazione economica fino alla metà del 2025" mentre le previsioni di una crescita dell'1% nel 2026 "possono restare sostanzialmente valide grazie agli iniziali benefici di crescita della spesa nella difesa e nelle infrastrutture".
Gli analisti della banca tedesca mantengono "sostanzialmente invariate" le previsioni di inflazione al 2,2% nel 2025 e all'1,9% nel 2026 con l'aumento dell'inflazione provocato dalla risposta dell'Ue ai dazi che possono essere compensati da una revisione al ribasso della crescita. Confermata anche la previsione di quattro tagli dei tassi da parte della Bce nel corso dell'anno, con un tasso terminale dell'1,5% a fine 2025.
13:11
Per Rutte i dazi Usa non violano il trattato della Nato
L'imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti alla gran parte degli alleati della Nato non viola il trattato istitutivo dell'Alleanza. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte. "Non credo che ciò sia in contrasto con l'articolo 2 del trattato di Washington, lo abbiamo già visto in passato tra gli alleati", ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti.
"Il mio ruolo è focalizzato sulla difesa del territorio della Nato, ecco perché non commento il tema dei dazi", ha aggiunto in seguito all'insistenza dei reporter.
13:06
Tajani, 'singoli Stati non possono negoziare con gli Usa'
"Non si può negoziare con gli Stati Uniti perché la competenza del commercio internazionale è della Commissione Europea, quindi tratta il Commissario Sefcovic, ascoltando e confrontandosi con noi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della ministeriale Nato. "Poi bisogna lavorare con gli americani a livello europeo per arrivare a una riduzione, io mi auguro che si possa arrivare a una riduzione della metà, cioè arrivare soltanto ad un aumento del 10% dei dazi".
12:58
Sudafrica chiede più poteri per il Wto dopo dazi Usa
Il Sudafrica ha chiesto la riforma e il rafforzamento dell'Organizzazione mondiale del commercio dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto nuovi dazi, affermando che tutte le nazioni devono rispettare le regole del commercio globale.
"Stiamo sostenendo una riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio e ci stiamo assicurando che sia in grado di adattarsi alla realtà attuale, ma anche di essere in grado di rafforzare un sistema multilaterale di commercio e trasparenza oltre i confini", ha affermato il ministro del commercio Parks Tau.
12:41
Cina, dazi aggiuntivi del 34% su prodotti Usa dal 10 aprile
La Cina imporrà tariffe aggiuntive del 34% sui prodotti statunitensi a partire dal 10 aprile e imporrà controlli sulle esportazioni di 7 "articoli correlati alle terre rare". Pechino ha annunciato anche di aver presentato ricorso presso l'Organizzazione mondiale del commercio per i nuovi dazi statunitensi.
12:17
Cremlino sui dazi, 'l'economia globale in subbuglio'
L'economia globale è attualmente in subbuglio" a causa dell'introduzione dei dazi da parte degli Usa, e anche se la Russia non ne è toccata, deve rimanere comunque molto attenta per "ridurre al minimo l'impatto negativo" che la decisione di Washington potrebbe avere sulla sua economia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Mosca dovrà mettere in atto "ulteriori sforzi sullo sfondo della turbolenza che si sta attualmente vivendo" per garantire la propria stabilità economica, ha aggiunto il portavoce, citato da Interfax.
11:53
Meloni, ragionare su sospensione Green Deal per automotive
"Sono ovviamente preoccupata, è un problema che va risolto. Non ne farei la catastrofe che sto ascoltando in questi giorni che mi preoccupa paradossalmente più del fatto in sé. Parliamo di un mercato importante, quello Usa, che vale circa il 10% della nostra esportazione. Non smetteremo di esportare negli Usa, ma attenzione all'allarmismo che sto vedendo in queste ore". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine della visita sull'Amerigo Vespucci a Ortona.
"In questo momento - ha proseguito la premier - possiamo fare intanto alcune cose a livello europeo che sono importanti. Forse dovremo ragionare di sospendere le norme sul Green Deal in tema di automotive, settore colpito dai dazi".
11:36
Dombrovskis, 'l'Ue resiste a shock, prevediamo crescita'
"L'economia europea si sta dimostrando resiliente di fronte a shock economici consecutivi" come il Covid e la guerra della Russia in Ucraina e "ci aspettiamo che la crescita economica dell'Ue continui: l'anno scorso abbiamo avuto una crescita complessiva dell'1%" e "quest'anno ci aspettiamo una crescita leggermente più rapida".
Lo ha detto il commissario Ue all'Economia, Valdis Dombrovskis, durante una conferenza a Riga, rispondendo a una domanda sulla resilienza dell'economia del Vecchio Continente davanti all'attuale incertezza geopolitica. Dombrovskis ha indicato che le nuove stime economiche Ue saranno pubblicate il 16 maggio.
Tuttavia, ha evidenziato il responsabile dell'Economia europea, nell'Ue ci sono ancora "tassi di crescita economica piuttosto bassi" e "shock con cui abbiamo a che fare". Allo stesso modo, l'Europa si trova a fare i conti con "problemi strutturali che dobbiamo affrontare, una crescita della produttività relativamente lenta che viviamo già da decenni ed è più lenta rispetto ad altre grandi economie come gli Stati Uniti e la Cina, e prezzi dell'energia relativamente alti", ha sottolineato ancora Dombrovskis.
Ci sono "sfide strutturali che dobbiamo affrontare per rafforzare la competitività", ha ribadito a più riprese, soffermandosi sulla centralità dell'azione per "tagliare gli oneri amministrativi" che pesano su aziende e investimenti.
11:20
Sondaggio, per 57% americani dazi danneggeranno cittadino medio
Un sondaggio di YouGov ha riferito che la maggioranza degli adulti statunitensi ritiene che i dazi danneggeranno l'americano medio. Lo riporta il Guardian, riferendo che YouGov ha intervistato ieri 3631 adulti in Usa e ha scoperto che il 57% ha affermato che i dazi danneggeranno l'americano medio, mentre il 19% ha affermato che li aiuteranno, il 4% pensa che non avrebbero avuto alcun effetto e il 20% ha affermato di non esserne sicuro.
Il sondaggio riferisce inoltre che per il 74% è "molto probabile" o "abbastanza probabile" che altri paesi aumenteranno i dazi per rappresaglia. Dal punto di vista dell'orientamento politico, l'85% dei democratici ritiene che i dazi saranno dolorosi, mentre quasi il 40% dei repubblicani pensa che aiuteranno l'americano medio.
10:09
Macron, 'insieme come Europa sapremo proteggerci dai dazi di Trump'
"450 milioni di consumatori: è questa la nostra forza": lo scrive in un messaggio pubblicato su X il presidente francese, Emmanuel Macron, tornando ad invocare l'unità dell'Europa dinanzi ai dazi del presidente Usa, Donald Trump. ''Insieme, con tutte le nostre filiere, sapremo proteggerci e accelerare la reindustrializzazione dell'Europa'', aggiunge Macron.
09:27
Oggi prima videocall dei negoziatori Ue-Usa sui dazi
Sui dazi "non risponderemo a vanvera: vogliamo dare ai negoziati tutte le possibilità di successo per trovare un accordo equo, a beneficio di entrambe le parti. Per questo motivo, su mandato della Presidente von der Leyen, ho concordato con le mie controparti statunitensi di tenere una videochiamata per esplorare il modo migliore per uscire da questa fase inutile e dolorosa, affrontando le legittime preoccupazioni di entrambe le parti". Lo ha dichiarato il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic. L'incontro in video call è previsto per la giornata di oggi. "Tuttavia, l'Ue non rimarrà inattiva se non saremo in grado di raggiungere un accordo equo con i nostri partner americani", ha aggiunto.
09:23
Dazi, ministro francese fa appello al 'patriottismo' imprese
Il ministro dell'Economia, Eric Lombard, ha lanciato un appello questa mattina alle imprese francese a dar prova di "patriottismo" di fronte ai pesanti dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump.
"Noi facciamo appello al patriottismo", ha dichiarato su BFM TV il ministro Lombard, aggiungendo che "è chiaro che se una grossa impresa francese accettasse di aprire una fabbrica negli Stati Uniti, ciò significherebbe dare un vantaggio agli americani".
09:12
Il Canada all'Ue, 'Trump punta al reset, servono i dazi'
La relazione tra il Canada e gli Stati Uniti "non sarà più la stessa" perché Donald Trump vuole "un reset del commercio globale" ed è il messaggio che il Canada ha portato agli alleati europei. Lo ha detto la ministra degli Esteri canadese, Mélanie Joly alla ministeriale Nato. Il presidente americano, ha aggiunto, capisce il linguaggio della forza ed è per questo motivo che il Canada ha reagito con i contro-dazi, per mettere pressione su Washington, e "trovare poi una soluzione". Joly poi ha notato come sia difficile separare "la sicurezza dell'economia".
07:35
Vance minimizza tonfo borse, 'brutta giornata ma mercato salirà'
Il vicepresidente americano JD Vance minimizza il crollo dei mercati. "Pensavo che sarebbe andata anche peggio vista la grande transizione", ha spiegato Vance precisando che in Borsa è stata una "brutta giornata" ma il calo va visto in prospettiva. "Avremo un mercato forte e in espansione perché stiamo investendo di nuovo negli Stati Uniti", ha aggiunto il vice di Donald Trump.
07:33
'Trump contraddice suoi consiglieri e apre a trattative su dazi'
Donald Trump ha contraddetto i suoi collaboratori sui dazi. Dopo che il segretario al Commercio americano Howard Lutnick e il consigliere Peter Navarro hanno ribadito a più riprese che non c'era spazio per trattare sulle tariffe, il presidente Usa ha definito le tariffe uno strumento per trattate e ha aperto a negoziazioni. Lo mettono in evidenza i media americani. "Tutti i paesi ci stanno chiamando. Abbiamo preso il comando: se avessimo chiesto a questi paesi di farci un favore, avrebbero detto di no. Ora, invece, farebbero qualsiasi cosa per noi. I dazi ci danno un grande potere per negoziare", ha spiegato Trump.
07:33
Da senatori Usa misura per limitare autorità presidente sui dazi
Al Senato americano è stato presentato un progetto bipartisan che concede al Congresso il via libera finale sui dazi imposti da un presidente. Il provvedimento porta la firma del repubblicano Chuck Grassley e della democratica Maria Cantwell. La misura ha poche chance di essere approvata, ma mostra il disagio di alcuni esponenti gop nei confronti delle tariffe di Donald Trump.
07:32
Casa Bianca, 'Trump rivoluziona commercio, dazi rafforzano Usa'
La Casa Bianca sta consigliando ai repubblicani del Congresso americano di concentrarsi sull'impatto di lungo termine dei dazi di Donald Trump, mettendo in evidenza che il presidente sta "rivoluzionando il commercio mondiale" e che le tariffe innescheranno il ritorno delle aziende negli Stati Uniti, ampliando la base manifatturiera e "creando posti di lavoro ben pagati". Le pratiche commerciali - è la tesi illustrata dalla Casa Bianca - hanno "creato un'emergenza nazionale: l'ordine esecutivo del presidente impone dazi per rafforzare la posizione economica degli Stati Uniti e proteggere i lavoratori americani".