Una magica Federica Brignone ha ottenuto a Semmering, non lontano da Vienna, sul monte che forse per lei non a caso si chiama Zauberberg e cioè la montagna incantata, la sua vittoria di coppa del mondo n. 29 in carriera dominando in 2.03.14 lo slalom gigante. Per Federica, sempre più l'azzurra piu' vincente della storia ed unica italiana ad aver conquistato la grande coppa del mondo nel 2020, è anche il secondo successo stagionale in questa disciplina su tre gare disputate. Il che le assegna pure il pettorale rosso della leader di gigante. Sul podio con Federica - che ha vinto con una sciata sempre solida, sicura ed elegante - la svedese campionessa olimpica Sara Hector in 2.03.71 e la neozelandese Alice Robinson in 2.04.04. Poi per l 'Italia in classifica anche la piemontese Marta Bassino, 7/a in 2.04.47.
"Semmering era un mio obiettivo. Qui mai ero stata sul podio e volevo riuscirvi", dice felice Federica. Per lei questo è il podio n. 71 e Semmering la 31/a località in cui è salita sul podio. Il tutto a 34 anni di età, dunque non più una ragazzina in questo sport. "Ma la sfida, la sfida verso me stessa, e' la mia forza e la mia energia. E sfidandomi a dare di più vedo che miglioro e questo mi dà altra motivazione. E lo faccio divertendomi perchè sciare mi piace", ha raccontato Federica guardando già alla prossima sfida: il gigante del 4 gennaio a Kranjska gora quando tornerà a gareggiare in questa disciplina Sofia Goggia. Anche questa una sfida tra compagne- rivali che di certo dà grande motivazione.
Sul versante italiano delle Alpi, nella discesa libera uomini sulla terribile pista Stelvio di Bormio, non ci sono stati invece podi azzurri ma comunque un eccellente quarto posto di Mattia Casse, ormai nei panni del velocista italiano più in forma se non addirittura il n. 1. E poteva andargli molto meglio non avesse commesso un errore in una gara che ha visto l'ennesima doppietta svizzera in questa disciplina ed il campionissimo elvetico Marco Odermatt vivere l'incredibile esperienza di trovarsi con l'air bag che gli si apre durante la gara ma senza farlo cadere. Il tutto per colpa di un forte sobbalzo, come gia' successo in qualche altra e fortunatamente molto rara occasione. Inevitabile la "paura ed una momentanea perdita di controllo" che lo porteranno comunque a finire la gara con un buon quinto posto.
Il tutto mentre a sorpresa lo svizzero Alexis Monney - 25 anni e mai sul podio sinora - ha vinto a sui 3.442 metri della micidiale Stelvio. Alle sue spalle l'altro giovane talento elvetico Franjo von Allmen in 1.53.67, che già era stato secondo in Val Gardena e terzo il canadese Cameron Alexander.
Per l'Italia c'è stato - nonostante un grande rammarico - il quarto eccellente posto in 1.54.22 di Mattia Casse. L'azzurro è finito infatti molto lungo in una curva all'attacco della micidiale Carcentina trascinandosi l'errore anche in quella successiva lasciando sul terreno quasi un secondo che altrimenti gli avrebbe regalato il podio se non addirittura la vittoria.
Tagliato il traguardo Mattia si batte le mani sul casco quasi a chiedersi "ma cosa hai combinato?". "Ho lasciato una vita di tempo" con quell'errore, ammette alla fine sconsolato l'azzurro che però, più che mai combattivo e consapevole dei propri mezzi, già guarda al superG di domani: "voglio fare una gara pulita e domani torno ad attaccare".
Decisamente più indietro invece - addirittura 31/o con il tempo di 1.56.30 - l'azzurro Dominik Paris, il re della Stelvio con ben sette strepitose vittorie. Partito bene, dopo un paio di incertezze, soprattutto nel punto in cui in prova era caduto rovinosamente ieri il francese Cyrprien Sarrazin - l'azzurro si è fatto improvvisamente prudente abbandonando il molti tratti la classica posizione ad uovo di massima velocità. "Oggi male, più che male" - ha riconosciuto l'altoatesino spiegando -: "Ho fatto fatica e non sono mai riuscito a sentirmi bene sugli sci. E' stata tutta una battaglia contro la pista". Si', ma una battaglia persa anche se l'indomabile Domme a sua volta guarda già al superG di domani. Meglio di lui hanno così fatto il veterano azzurro Christof Innehorfer, 18/o in 1.55.46, e 19/o c on il pettorale 52, il coraggioso Giovanni Franzoni in 1.55.51 E cosi' a Bormio domani SuperG e a Semmering uno slalom speciale, le ultime gare del 2024.
Brignone, 'ho vinto la sfida con me stessa'
"Semmering era un mio obiettivo. Qui mai ero stata sul podio e volevo riuscirci". Federica Brignone non nasconde tutta la sua gioia per il trionfo nel gigante austriaco di Coppa del mondo. Per l'azzurra questo e' il podio n. 71 e Semmering la 31 /a localita' in cui e' salita sul podio'. Il tutto a 34 anni di età', dunque non piu' una ragazzina in questo sport. ''Ma la sfida, la sfida verso me stessa - aggiunge la Brignone - è la mia forza e la mia energia. E sfidandomi a dare di più vedo che miglioro e questo mi da' altra motivazione. E lo faccio divertendomi perche' sciare mi piace''.
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