/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sci: Doppietta a Garmisch, tra Brignone e Goggia un centesimo

Sci: Doppietta a Garmisch, tra Brignone e Goggia un centesimo

In discesa sulla Kandahar altra gara capolavoro della valdostana

GARMISCH, 25 gennaio 2025, 15:06

Redazione ANSA

ANSACheck
Doppietta a Garmisch, tra Brignone e Goggia un centesimo © ANSA/AFP

Doppietta a Garmisch, tra Brignone e Goggia un centesimo © ANSA/AFP

Ormai ha qualcosa di magicamente incredibile quello che Federica Brignone e Sofia Goggia, le super ragazze jet azzurre, riescono a fare.

Dopo i trionfi di Cortina e di St. Anton é infatti arrivata una strepitosa vittoria pure sulla pista Kandahar di Garmisch-Partenkirchen.

Il tutto sotto forma però di una magica doppietta: ha vinto Federica Brignone in 1'35"83 - successo n.32 in carriera, quinto stagionale - avanti di un solo centesimo a Sofia Goggia (1'35"84).

Un centesimo che equivale ad un distacco di 29 centimetri. Terza, ma non delusa visto lo strapotere azzurro, la svizzera Corinne Suter. Con questo successo Federica - leggerissima e morbida sulle parti di scorrevolezza che temeva di più ed i cui passaggi aveva a lungo studiato in video alla vigilia con Davis, il fratello allenatore - non solo conserva il pettorale rosso della leader di discesa con 289 punti contro i 260 di Goggia ma consolida pure il suo primato in classifica generale con 739 punti contro i 629 della svizzera Lara Gut-Behrami, oggi 5/a. Davvero niente male per la "veterana" Federica che, nata il 14 luglio 1990, e' sempre più la sciatrice vincente più anziana della storia. Federica - unica azzurra ad aver vinto la grande coppa del mondo - ora guarda avanti e con prudenza e ragionevolezza dice di pensare ed agire "gara per gara".

 

Ma il grande obiettivo finale é ormai nella sua mente almeno quanto é a sua portata. E domani sulla Kandahar c'é un superG, altra disciplina in cui Federica e le azzurre eccellono. Il tutto confidando in un meteo clemente visto che annuncia caldo e pure insidiosissima pioggia. Goggia - un po' troppo lenta nella parte iniziale più filate, ha lamentato una fastidiosa dislocazione della spalla destra che le ha impedito di tenere adeguatamente la posizione nella parte finale e più tecnica della Kandahar dove é stata comunque un fulmine - si é ritrovata così in questa gara a vivere a parti rovesciate quel che nel 2019 era successo a Brignone.

Allora, era un superG, era stata Federica a finire seconda alle spalle di Goggia per un solo centesimo. Per l'Italia questa discesa - l'ultimo successo azzurro sulla Kandahar fu 1994 con Isolde Kostner - ha visto poi Laura Pirovano 10/a, Marta Bassino 12/a, Nicol Delago 14/a ed Elena Curtoni 15/a. C'é stata anche una lunga interruzione per la brutta caduta dell'austriaca Nina Ortlieb, una che già in passato é stata vittima di seri infortuni. Per lei - figlia di PAtrick, oro olimpico in discesa ai tempi di Alberto Tomba - stagione finita. Intanto sulla mitica Streif, con l'ITalia che ha un po' deluso, si sono rivisti i crazie's canacks, i pazzi canadesi senza paura che con Ken Read e Steve Podborski si fecero notare nel secolo do scorso. Infatti lo scatenato James Crawford - 27 anni, quattro podi e mai una vittoria in coppa, ma l'oro iridato di Courchevel 2023 - ha vinto a sorpresa sulla leggendaria discesa di Kitzbuhel. Dietro di lui lo svizzero di 25 anni Alexis Monney - vincitore per la prima volta sulla Stelvio di Bormio a fine dicembre - e terzo l'altro canadese Cameron Alexander. Per l'Italia gara al di sotto delle aspettative e delle glorie del passato. Miglior azzurro Dominik Paris - che a Kitzbuehel ha vinto tre discese ed un superG - con il 12/o post. A seguire Florian Schieder - che sulla Streif ha ottenuto in carriera due secondi posti - 14/o, Mattia Casse 19/o e Christof Innerhofer 21/o. Domani a Kitzbuehel si chiude con il tortuoso l slalom speciale sulla pista Ganslern. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza