La Fiorentina ha battuto per 3-0 l'Inter nel recupero della 14ma giornata di serie A e aggancia la Lazio al quarto posto in classifica a 42 punti. Una pesante sconfitta per l'Inter che invece aveva nel mirino il primo posto con il Napoli e adesso rimane distanziata di tre punti. L'Inter ha chiuso la partita col il 72% di possesso palla ma con zero punti e il coro dei tifosi della Fiorentina 'il pallone è quello giallo…il pallone è quello giallo' dice tutto sull'andamento della partita con la Fiorentina brava sempre a ripartire in velocità e concretizzare le occasioni create.
Palladino, che per regolamento non ha potuto schierare i cinque giocatori arrivati dal mercato invernale, all'ultimo momento ha dovuto rinunciare anche a Gudmundsson colpito da una tonsillite. Parziale turnover anche per Inzaghi che all'inizio ha preferito lasciare in panchina Barella e Dimarco. Al 19' (la partita è ripresa al 17', cioè quando fu interrotta per il malore che colpì Edoardo Bove) Lautaro Martinez cerca la via del gol con un tiro dalla lunga distanza con De Gea che si deve distendere per deviare il pallone in calcio d'angolo. Inter che va in gol al 30' con Carlos Augusto, servito da un lancio in area di Bastioni, ma la sua posizione (davanti a De Gea) è in fuorigioco e il Var annulla la rete.
La risposta della Fiorentina arriva tre minuti dopo andando vicinissima al vantaggio con un colpo di testa ravvicinato di Kean, su assist di Parisi, bravo Sommer a evitare il gol respingendo il pallone di piede. La squadra viola ci crede, attacca soprattutto sull'out di destra e al 39' va vicinissima al gol con Dodo che s'invola verso l'area avversaria, entra e tira sul secondo palo ma angola troppo e la palla termina sul fondo.
Dopo l'intervallo sia Palladino che Inzaghi tornano in campo con gli stessi undici iniziali del primo tempo, con in nerazzurri che cercano subito di ributtarsi dentro l'area viola.
Ma è la Fiorentina al 15' a passare in vantaggio sugli sviluppi del primo calcio d'angolo viola della partita: corner battuto da Mandragora, al centro dell'area sbuca capitan Ranieri che di sinistro indirizza la palla dentro la porta alla destra di Sommer. Il Franchi esplode.
La risposta dell'Inter arriva dopo due minuti con Lautaro Martinez che trova spazio in area e calcia, ma il tiro viene deviato da Ranieri in calcio d'angolo. La squadra di Palladino, però, non arretra di un millimetro, e al 68' trova il gol con Kean (14' gol in campionato) che di testa, ben servito da un cross morbido di Dodo dalla destra, stacca meglio di tutti e batte Sommer tra la gioia e esultanza di tutta la squadra e panchina, con addirittura Bove ad abbracciare i compagni fino alla bandierina. Inzaghi cerca di corre ai ripari e inserendo in campo Barella, Dimarco e Arnautovic per Bastoni, Calhanoglu e Mkhitaryan anche con lo scopo di dare nuove energie alla squadra sembrata troppo lenta e prevedibile nella ripresa.
Il tema della gara non cambia: Inter nella metà campo e Fiorentina a ripartire in velocità. All'82' Inzaghi gioca il tutto per tutto schierando una squadra con quattro punte perché inserisce Taremi e Asllani per Carlos Augusto e Frattesi. Nel finale (87') Arnautovic potrebbe riaprire la partita ma davanti al primo palo non aggancia il pallone sul quale si avventa De Gea e lo blocca. Ma è la Fiorentina a chiudere la partita al 90': errore in difesa in fase di disimpegno nella propria metà campo dove si avventa Kean che vede Sommer fuori dai pali e da lunga distanza centra la porta per il 3-0 finale tra la gioca del Franchi e di tutto il popolo viola.
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