Le curve relative alla diffusione
dell'epidemia di Covid-19 in Italia tornano a rallentare la loro
discesa, sia a livello nazionale che di province, qualcuna
perfino in aumento, in una situazione che richiede un controllo
costante e nella quale è cruciale continuare ad avere a
disposizione i dati giornalieri del ministero della Salute
sull'andamento dell'epidemia e indossare la mascherina Ffp2
negli ospedali e nelle Rsa. Lo rileva il matematico Giovanni
Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo
'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
"L'analisi delle differenze settimanali della sequenza della
percentuale dei positivi ai test molecolari a livello nazionale
rivela che siamo in una fase di frenata della discesa, con un
livello medio attuale pari a circa l'11%", osserva l'esperto.
"Una situazione simile si osserva negli ultimi quattro giorni
per la curva della percentuale di occupazione dei reparti di
terapia intensiva a livello nazionale, dove per fortuna il
livello medio attuale è basso, intorno al 2.5%, anche se -
rileva - ad esempio l'Umbria si trova a un livello medio attuale
pari a circa il 7% ed è in fase di crescita lineare, con un
aumento medio giornaliero pari a circa lo 0.5%". Per Sebastiani
"i dati dei prossimi cinque giorni permetteranno di capire se a
livello nazionale siamo di fronte a fluttuazioni o a un vero e
proprio trend".
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