Sciopero di quattro ore, dalle 9
alle 13, dei lavoratori Tua aderenti alle sigle sindacali Cgil
Cisl Uil e Faisa Cisal per denunciare le gravi disfunzioni e le
ingiustizie che continuano a compromettere la qualità del
servizio e il benessere dei lavoratori. Il confronto tra le
parti è iniziato il 17 dicembre 2024 con l'apertura della prima
fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione, ma
nonostante il coinvolgimento della Prefettura di Chieti e della
Regione Abruzzo, le posizioni delle parti sono rimaste
inconciliabili.
Gli incontri successivi, anche a livello regionale, non hanno
prodotto risultati concreti. Il segretario della Fit Cisl Andrea
Mascitti spiega che "Tua rincorre la performance finanziaria
ostinandosi sul costo del lavoro e in particolare del personale
viaggiante. Turni sempre più lunghi hanno già inficiato la
conciliazione vita-lavoro e stanno peggiorando la qualità del
riposo giornaliero, peggiorando la qualità percepita dall'utenza
e anche la sicurezza. Noi abbiamo sollecitato l'azienda e la
Regione a lavorare su altri centri di costo come la manutenzione
dei pullman esternalizzata e i ricavi da traffico e l'alto
volume dei verbali che conferma che sull'alta evasione avevamo
ragione".
Il segretario della Uil trasporti Vincenzo Marcotullio ha
sottolineato che "i punti all'ordine del giorno dello sciopero
sono ben 14. Vorrei ricordare che questa vertenza è partita il
17 dicembre 2024 con lo sciopero di aprile posticipato ad oggi
per la visita della nave Vespucci. Le motivazioni in particolare
sono quelle dei sub affidamenti e la rimodulazione dei turni cin
l'azienda che continua a rimodulare i turni di servizio ai
lavoratori in modo unilaterale e ogni volta che noi facciamo
presente questo problema, assistiamo ad una finta apertura
dell'azienda. E poi sull'altro punto l'azienda continua a sub
affittare i servizi creando dumping salariale non assumendo
personale proprio ricavando tre milioni di euro che poi non
vediamo però sul bilancio annuale che viene chiuso con poche
migliaia di euro con segno più".
Il segretario della Filt Cgil Aurelio Di Eugenio ha posto il
problema del lavoro precario e part time. "Questa azienda
propone turni e si parte dalle 5-6 di mattina fino a tardo
pomeriggio. Chiediamo un lavoro migliore e più sicuro per gli
utenti. Ma poi mi preme sottolineare che nella rimodulazione dei
turni questa azienda ha penalizzato chi già lo era prima ovvero
i lavoratori precari, i part time ai quali è stato ridotto
l'orario di lavoro. Parliamo di lavoratori che prendevano già
uno stipendio misero di 900, 1.000 euro e a cui è stato ridotto
ulteriormente lo stipendio di quasi 200 euro. I lavoratori vanno
via. Questa è una azienda pubblica che non può trattare i
lavoratori come carne da macello."
Infine Luciano Lizzi della Faisa Cisal ha detto che "sul
fronte della sicurezza la situazione è invariata. Assistiamo ad
uno stallo totale. Le installazioni che dovevano essere montate
non sono state installate. Nonostante le promesse. Anche perché
il problema riguarda tutti e non solo il personale viaggiante,
ma anche i cittadini. Sicurezza e altre problematiche ancora
irrisolte".
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