L'unità operativa complessa a
direzione universitaria di Chirurgia toracica dell'ospedale
Mazzini di Teramo esegue un complesso intervento su un paziente
positivo al Covid, uno dei 20 in tutto il mondo, ed espone il
caso al congresso europeo di chirurgia toracica. Il principale
bersaglio del virus SARS CoV-2 è rappresentato da particolari
cellule dell'apparato respiratorio e vascolare. Un danno a
queste cellule può determinare la comparsa di trombosi dei vasi
polmonari e un'insufficienza respiratoria, con esiti
potenzialmente fatali causati dalla necrosi, cioè dalla morte
cellulare, del tessuto polmonare. Tali pazienti possono
sviluppare uno pneumotorace, cioè la presenza di aria nel cavo
pleurico e delle perdite aeree persitenti, associati al
sovrapporsi di un'infezione dello stesso cavo pleurico, che
mettono a serio rischio la sopravvivenza dei malati. E' questo
quanto accaduto a un paziente abruzzese di 52 anni, ricoverato
nella Rianimazione Covid del Mazzini.
Nei soggetti con infezione da SARS CoV-2 l'approccio
chirurgico è decisamente più complesso. La prima ragione è
legata allo stato generale dei pazienti che risulta spesso
compromesso; la seconda è di tipo prettamente tecnico in quanto
è complesso operare su polmoni con ampie zone di necrosi, in cui
le procedure standard non sono applicabili, ma bisogna ricorrere
a metodiche dettate dal singolo caso.
L'Uoc del Mazzini, diretta da Roberto Crisci, è stata la
precorritrice di tale iter terapeutico dimostrando, nel caso del
paziente operato dal chirurgo toracico Duilio Divisi, con
l'aiuto dei colleghi Andrea De Vico e Gino Zaccagna, le
caratteristiche isto-patologiche di un polmone con importanti
esiti d'infezione da SARS CoV-2; riscontri sino ad allora
derivanti esclusivamente da studi autoptici. Per questa
tipologia di patologia sono stati eseguiti solo 20 interventi al
mondo. Il paziente, sottoposto all'operazione che tecnicamente è
una empiemectomia con sutura diretta delle fistole, ora è
guarito, grazie anche alla fattiva sinergia con l'Uoc di
Anestesia e Rianimazione.
Come si conviene a un istituto inserito in un contesto
scientifico internazionale, si è proceduto alla relativa
pubblicazione su una nota rivista specialistica del settore. Il
riscontro da parte della comunità scientifica internazionale si
è concretizzato nell'invito, rivolto al chirurgo Divisi, a
tenere una specifica relazione sull'argomento al 30/o Congresso
della "European Society of Thoracic Surgeons" tenutosi a L'Aia
in Olanda dal 19 al 21 giugno 2022. La presentazione, avvenuta
davanti ai massimi esponenti della chirurgia toracica
internazionale, ha suscitato ampio apprezzamento e interesse di
tutta la comunità scientifica, molto sensibile e attenta alle
dinamiche legate alla problematica Covid.
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