Il Ministero dell'Ambiente e della
sicurezza energetica avvia il confronto con le Regioni per
l'approvazione definitiva del decreto "Conto Termico 3.0". Il
provvedimento, promosso dal ministro Gilberto Pichetto, rinnova
il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole
dimensioni volti all'incremento dell'efficienza energetica e per
la produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli
edifici.
Con la nuova disciplina si rende più agevole l'accesso al
meccanismo, ampliando la platea dei beneficiari, la tipologia di
interventi agevolabili, nonché le spese ammissibili. Rispetto al
vigente decreto del Ministro dello sviluppo economico del 16
febbraio 2016, sono state introdotte alcune novità. Tra queste,
l'equiparazione degli enti del terzo settore alle
amministrazioni pubbliche, la revisione dei massimali di spesa
specifici e assoluti per tenere conto dell'evoluzione dei prezzi
di mercato, l'estensione anche agli edifici non residenziali
privati degli interventi di efficienza energetica, ad oggi
ammessi solo per gli edifici della Pa.
La nuova stesura prevede inoltre un ampliamento e
diversificazione degli interventi ammissibili, includendo gli
impianti solari fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e
le colonnine di ricarica per veicoli elettrici, se installati
congiuntamente alla sostituzione dell'impianto termico con
impianto a pompe di calore elettriche.
Viene poi innalzato al 100% delle spese ammissibili
l'incentivo per gli interventi realizzati su edifici ad uso
pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino
15.000 abitanti, per interventi sugli edifici pubblici adibiti a
uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre
strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza,
di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale come
previsto dal decreto-legge 104 del 14 agosto 2020.
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