E' "un quadro contraddittorio"
quello che emerge dalla lettura del rapporto Svimez 2024 sulla
Basilicata, nelle parole del presidente Luca Bianchi, che è
stato relatore stamani, a Potenza, nel convegno "La grande
incertezza: il Mezzogiorno, la Basilicata, i giovani e le
prospettive future nel rapporto Svimez".
"Abbiamo registrato una particolare debolezza per la
Basilicata - ha sottolineato - determinata da una crescita, per
gli investimenti sulle infrastrutture, come superbonus e Pnrr,
ma limitata dalla debolezza del sistema industriale. C'è stato
un calo significativo della produzione industriale, per un
processo di reindustrializzazione forte in atto, e una debolezza
delle esportazioni".
Parlando dell'automotive Bianchi ha sottolineato che "qualche
preoccupazione c'è, specie per i dati di Melfi che cala la sua
produzione del 62 per cento, e il futuro della regione è legato
alla capacità di sopravvivenza e di rilancio di questo settore".
In tema di giovani, Bianchi ha rilevato che non cala
l'emigrazione dei laureati, nonostante una crescita
nell'occupazione. Si sono creati posti di lavoro, ma non
adeguati a chi ha fatto investimenti di carattere formativo". Il
resoconto finale del presidente Svimez si è basato sulla
considerazione che "sul settore industriale, se non centriamo
gli investimenti, le attenzioni e le politiche regionali e
nazionali, se non creiamo posti di lavoro di qualità, se non
attiviamo servizi avanzati, la Basilicata si condanna solo a un
futuro di turismo e agricoltura, che saranno pure utili, ma non
sono sufficienti a fornire opportunità".
Tra i dati più significativi emersi per la Basilicata, una
crescita del Pil (1,3 per cento) in linea con la media del
Mezzogiorno ma il calo più consistente dal 2019 al 2023 (-3,8
per cento). In media tra le regioni meridionali, si è ridotto il
tasso di disoccupazione giovanile tra il 2019 e il 2023 che in
Basilicata è al -6,2 per cento; tra il 2013 e il 2022 hanno
lasciato la regione settemila giovani laureati.
Con tali indici la popolazione lucana è quella che, al 2050,
conoscerà una decrescita più intensa (-22,5 per cento). In
sanità la Basilicata, con la Puglia, è l'unica regione del sud
che adempie ai Lea: in almeno uno dei tre ambiti di assistenza
(prevenzione, distrettuale e ospedaliera) raggiungendo il
punteggio di 78 su 100. Mentre è del 24 la percentuale di malati
oncologici lucani che si curano al Nord.
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