Gli interventi, in via di
ultimazione, sulle paratoie di mezzo fondo "che consentiranno la
soprelevazione di due metri" e quelli sull'asta metrica
"ultimabili quando sarà smontato il Camastrino", "consentiranno
alla diga del Camastra di avere oltre due milioni di metri cubi
di acqua in più": lo ha detto oggi, a Potenza, il presidente del
cda di Acque del Sud, Luigi Giuseppe Decollanz, a margine della
riunione dell'unità di crisi per l'emergenza idrica in 29 comuni
della Basilicata, compresi nello schema idrico Basento-Camastra.
"Già nel 2023 - ha aggiunto - abbiamo chiesto la
soprelevazione, ma la Direzione dighe eccepì una serie di
prescrizioni, alle quali abbiamo adempiuto, ad eccezione degli
interventi sulle paratoie di mezzo fondo perché c'era l'acqua.
Occorreva scaricarla, ma non ce la siamo sentiti di farlo perché
abbiamo sempre ritenuto la Camastra l'anello debole dello schema
idrico del Sud e abbiamo procrastinato l'intervento. Ora è stato
possibile farlo proprio per la mancanza di risorsa idrica.
Adesso lo abbiamo completato, ci manca l'intervento sull'asta
metrica che ultimeremo quando sarà smontato il Camastrino".
Sul defangamento e sull'interconnessione dei bacini,
Decollanz ha precisato: "Stiamo ragionando su un paio di idee,
ma trattandosi di una infrastruttura che sta a valle ha dei
costi notevoli l'operazione di sollevamento delle acque, per cui
uno dei progetti riguarda l'acquisizione di energia elettrica
dalla stessa acqua. In un arco temporale di cinque anni si potrà
mettere la Camastra in una situazione di definitiva sicurezza,
anche con il collegamento agli altri bacini, ed effettueremo il
collaudo che dal 1968 non è stato mai fatto".
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