"Anche in virtù di una
norma che ci ha consentito di partire dal 2022, siamo riusciti a
rifare i bilanci del 2022 e del 2023 che sono stati approvati
dal collegio sindacale, con delle prescrizioni, e anche
approvati dalla Regione. Stiamo lavorando per il 2024. Vi dico
che abbiamo anche assunto una società per la certificazione del
bilancio. Spero veramente tanto che avremo un bilancio 2024
certificato. Stiamo intanto lavorando per il recupero degli anni
pregressi e a breve lo dovremmo portare a compimento". È quanto
ha affermato dal direttore generale dell'Asp di Reggio Calabria
Lucia Di Furia nel corso della conferenza stampa organizzata per
presentare criticità e risultati dell'Azienda sanitarie
provinciale dell'anno che si sta concludendo.
"C'è stato un grande impegno - ha affermato Di Furia - da
parte di tutte le persone che lavorano all'interno dell'azienda.
Il principale lavoro è creare la squadra. Siamo riusciti a
mettere in piedi una, tra personale tecnico amministrativo e
sanitari, che si sta impegnando per migliorare le risposte ai
cittadini. Normalizzazione sul versante economico,
amministrativo, tecnico e miglioramento delle risposte
assistenziali ai cittadini. C'è tantissimo da fare, siamo
consapevoli della necessità di lavorare ancora in maniera forte
tutti i giorni, ma siamo confidenti che la strada sta andando
verso la direzione corretta".
"Non essere, per la prima volta, classificate dall'Agenas
come l'ultima Asp d'Italia, e neanche tra le ultime cinque - ha
adetto ancora Di Furia - lo consideriamo già un piccolo
successo. Sicuramente non ci accontentiamo, io sono molto
presuntuosa e noi vogliamo portare questa azienda ad essere tra
le migliori d'Italia. Ci sono tutti gli elementi per essere
capaci di lavorare meglio, sicuramente la mancanza di una
gestione continuativa su questa azienda ha fatto la differenza
nel corso degli anni penalizzando le risposte ai cittadini.
L'impegno per l'anno prossimo è territorio, territorio e
territorio. E quindi prevenzione perché è lì che si sviluppa il
futuro di un'azienda come la nostra, la cui vocazione è
territoriale".
Per quanto riguarda il personale medico e la carenza
d'organico cronica che caratterizza le strutture sanitarie
calabresi, e in particolare della provincia di Reggio, dove la
Regione ha fatto ricorso ai medici cubani, il direttore generale
dell'Asp Di Furia ha detto che "noi siamo riusciti a risalire la
china in controtendenza. I primi concorsi che sono stati svolti
nel 2022: facevano la domanda due persone e poi forse se ne
presentava uno o nessuno. Adesso la situazione è cambiata - ha
sottolineato - nonostante sia difficile reperire professionisti:
abbiamo preso mille quarantadue nuovi professionisti all'interno
dei quali ci sono anche i cubani che non sono una soluzione. I
cubani servono a tamponare e ci hanno reso la possibilità di
tenere aperti i nostri ospedali. Ma non ci siamo fermati:
continuiamo a fare i concorsi perché altrimenti saremmo andati
in difficoltà. Adesso ci riteniamo in qualche misura
soddisfatti".
Per il direttore sanitario dell'Azienda Sandro Giuffrida,
"stiamo migliorando lo stato dell'assistenza con la
collaborazione di tutte le componenti, quella amministrativa, i
medici di medicina generale, i medici convenzionati, gli
specialisti. Il messaggio che volevo dare - ha detto ancora
Giuffrida - è che abbiamo fatto un ottimo in questi due anni,
abbiamo costruito tanto, abbiamo razionalizzato, abbiamo
efficientato, ma guardiamo anche al futuro. Anche perché un'Asp
dinamica è attrattiva e ci pone all'attenzione anche nazionale
per attività che verranno svolte prevalentemente soltanto nella
nostra azienda assieme a poche altre aziende in Italia".
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