La regione Campania si candida a
capofila nell'erogazione delle migliori innovazioni
terapeutiche, come la classe degli anticorpi farmaco-coniugati,
per consentire alle pazienti affette da tumore al seno
metastatico, spesso prive di alternativa terapeutica, una
possibilità di cura. Oggi un incontro, a Napoli, proprio sul
futuro della gestione del tumore al seno.
La Regione Campania è stata tra le prime in Italia ad impostare
un percorso di diagnosi e cura per le donne con tumore alla
mammella. Già alcuni anni fa, con Decreto n. 19 del 5 marzo
2018, la Campania approvava azioni mirate per la gestione del
tumore alla mammella attraverso un percorso di screening
senologico e di cura per tutti gli stadi della malattia.
"La nostra Associazione da anni è fortemente impegnata in
campagne di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico e
nella tutela di chi ne soffre - ha sottolineato Loredana Pau,
vicepresidente e coordinatrice Associazioni Europa Donna Italia
- C'è un'attenzione spiccata da parte della Regione Campania
alla salute delle donne con questa forma di tumore, ed è in
particolare rivolta allo sviluppo di studi clinici ad hoc.
L'obiettivo è di garantire terapie innovative anche alle
pazienti affette dalla forma più aggressiva di tumore
metastatico del seno."
"La pandemia ha provocato ritardi diagnostici molto
significativi in ambito oncologico - ha commentato Michela
Rostan, vicepresidente XII Commissione Affari Sociali, Camera
dei Deputati - Nel mio ruolo di parlamentare, da tempo porto
all'attenzione dei colleghi l'importanza, in termini di salute
pubblica, dell'innovazione farmaceutica". "La Campania è stata
la prima Regione in Italia ad approvare, nel 2005, la legge
sulle Breast Unit, e io stesso nel 2006 presentai la prima
proposta di legge in Parlamento sulle Breast Unit - ha ricordato
Tommaso Pellegrino, consigliere regionale della Campania -Ci
impegneremo per mettere a disposizione ogni nuova opzione
terapeutica che possa dare speranza alle donne per le quali non
ci sono altre alternative". In Regione Campagna si possono
contare oltre 3.3003 casi di tumore alla mammella. Di questa
popolazione circa il 9-10% sviluppa un tumore di tipo
metastatico triplo negativo, ovvero circa 330 pazienti in tutta
la Regione. "La definizione di "metastatico triplo negativo"
indica una forma particolarmente aggressiva, che diverse
ricerche epidemiologiche hanno evidenziato essere più comune
nelle donne sotto i 50 anni e che al momento deve essere
affrontata soprattutto con la chemioterapia - ha spiegato il
Prof. Ferdinando Riccardi, Direttore UOC Oncologia, Azienda
Ospedaliera di Rilievo Nazionale Antonio Cardarelli - Oggi
abbiamo a disposizione una nuova opzione con anticorpi
farmaco-coniugati che sono indicati per le pazienti senza
ulteriori opzioni".
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