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'Nettari degli Dei' all'asta da Christie's

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'Nettari degli Dei' all'asta da Christie's

Con le favolose cantine Koch ripartono a NY le sessioni sui vini

NEW YORK, 08 maggio 2025, 15:45

Redazione ANSA

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(di Alessandra Baldini) 'Nettari degli Dei' all'asta a New York: in giugno Christie's rilancia le aste di vini pregiati disperdendo al migliore offerente le favolose cantine dell'industriale William 'Bill' Koch, vincitore di una America's Cup che ha dedicato decenni a inseguire le sue molte passioni tra cui, appunto, quella dei grandi vini.
    L'appuntamento e' dal 12 al 14 giugno online e in presenza nei saloni del quartier generale di Rockefeller Center. Le bottiglie vengono dalle raccolte enologiche di Koch a Palm Beach, Cape Cod e Aspen in Colorado, una vera e propria enciclopedia di "Nettare degli Dei" simile a quella che l'immaginario enologo Alexandre Léger mette in palio post mortem tra la figlia Camille e il suo protetto giapponese Issei Tomine nella omonima serie di Netflix. In tutto passeranno metaforicamente sotto il martello del battitore circa 8.000 bottiglie - tra le etichette Château Margaux, Henri Jayer, Armand Rousseau, Leroy e Château Cheval Blanc, una selezione di Champagne, vini del Rodano, dall'Italia e dal Nuovo Mondo - con una stima complessiva di 15 milioni di dollari. Al cuore dell'offerta 750 bottiglie di grande formato tra cui oltre 45 Jeroboam and Methuselah di Domaine de la Romanée-Conti: un'occasione giudicata dagli esperti di Christie's senza precedenti. "Costruire e poi bere questa cantina e' stata una delle gioie piu' grandi della mia vita", ha detto a Christie's l'84enne industriale: "Ma non devi essere un esperto di scienze spaziali per sapere che li' sotto c'e' molto di piu' di quel che potrei bere anche organizzando ogni sera una festa dopo l'altra", ha spiegato il perche' della vendita. L'asta e' la seconda dopo quella del 2016 da Sotheby's in cui acquirenti da 23 Paesi si contesero 20 mila bottiglie per un totale di 21,9 milioni di dollari. Koch negli anni è diventato famoso anche per la lotta alle frodi enologiche: ci era cascato lui stesso avendo acquistato bottiglie contraffatte, tra cui quattro presunte appartenute a Thomas Jefferson, pagate $400.000. Koch e' fratello di Charles e del defunto David Koch, entrambi noti per la loro influenza sulle cause della destra.
    Piu' che alla politica Bill si e' dedicato invece ad altri interessi, sviluppando la passione l'enologia negli anni Sessanta, mentre studiava al Massachusetts Institute of Technology. Superata la fase delle confraternite dove il vino comune scorreva a fiumi, il futuro collezionista iniziò a sperimentare ordinando bottiglie più care nei ristoranti, ma fu negli anni Ottanta, dopo aver fondato la societa' energetica Oxbow Carbon che l'interesse si trasformò in passione. "Allora il prezzo di un buon Petrus, Mouton, Lafite o Latour non era fuori portata di un recente laureato con uno stipendio relativamente modesto", spiega. Con questo in mente Koch compro' tutto quel che poteva: "Aveva lungimiranza", ha detto Alvin Bibley, direttore della sezione vini di Christie's: "E comprava in un'epoca in cui, con passione, visione e mezzi, era ancora possibile comprare grandi quantita' delle bottiglie piu' storiche e collezionabili del mondo".
   

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