Pirelli ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un utile di 127,2 milioni di euro, in crescita del 26,7% sullo stesso periodo del 2024. I ricavi sono saliti del 3,7% a 1.758,6 milioni, con una crescita organica del 4,7% al netto di un effetto cambi del -1%. La società, si legge in una nota, ha confermato i target per il 2025. Nel trimestre i volumi sono cresciuti dello 0,8%, guidati dall'aumento di quota sull'high value, la cui incidenza sui ricavi totali sale dal 77% all'81% rispetto al primo trimestre 2024. L'utile operativo rettificato (ebit adjusted) è salito del 6,5% a 279,8 milioni di euro, "grazie alla solida performance commerciale (volumi e price/mix) e alle efficienze", spiega la nota.
Il flusso di cassa prima dei dividendi è negativo per 696,7 milioni di euro, a fronte dei 673,4 milioni del primo trimestre 2024, mentre l'indebitamento finanziario netto si attesta a 2.622,5 milioni, in miglioramento rispetto ai 2.935,1 milioni di un anno fa ma in aumento rispetto ai 1.925,8 milioni di fine 2024.
Sulla base dei risultati conseguiti nel primo trimestre, Pirelli conferma gli obiettivi anche se "lo scenario dei dazi è in continua evoluzione" e "incertezze permangono sugli effettivi impatti e sulla durata di tali tariffe". In ogni caso "nel caso in cui gli attuali dazi restassero in vigore per tutto l'anno, il piano di mitigazione già in atto consentirà di garantire i target di ebit adjusted e di generazione di cassa nella parte bassa della guidance, raggiungendo pertanto l'obiettivo di deleverage"
La trimestrale di Pirelli è stata approvata a maggioranza dal consiglio di amministrazione. Si sono espressi a favore sui risultati, si legge nella nota, 9 dei 15 consiglieri del cda della Bicocca con il presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Fan Xiaohua e Tang Grace che hanno votato contro la sua approvazione. I consiglieri che hanno espresso voto contrario, precisa la nota di Pirelli, hanno motivato il loro dissenso unicamente in ragione della dichiarazione - richiamata nella sezione eventi successivi della relazione stessa - di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli ai sensi dell'Ifrs 10, non condividendone le relative motivazioni anche in considerazione del fatto che il patto parasociale fra Camfin e Cnrc/MPI Italy è ancora in vigore e che pertanto, a loro parere, Cnrc/MPI Italy mantiene il controllo su Pirelli ai sensi dell'art 93 del testo unico della Finanza.
Pirelli, trattative con Sinochem chiuse senza successo
Il management di Pirelli comunica il termine delle trattative con i principali azionisti della società per tentare di risolvere le problematiche legate allo sviluppo sul mercato statunitense che allo stato non hanno avuto esito positivo. Le proposte avanzate da Pirelli al socio cinese Sinochem, si legge in una nota, sono state infatti rifiutate mentre i consiglieri espressione di Sinochem hanno comunicato al cda di Pirelli di aver presentato una proposta agli Uffici del Golden Power. Tale proposta non è stata condivisa con Pirelli.
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