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Verso il gusto virtuale, grazie a sensori wireless

Verso il gusto virtuale, grazie a sensori wireless

Apre il metaverso anche a persone con disabilità o malattie

05 marzo 2025, 17:29

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Le esperienze possibili nella realtà virtuale ora comprendono il gusto (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le esperienze possibili nella realtà virtuale ora comprendono il gusto (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le esperienze che è possibile fare nella realtà virtuale si espandono fino a incorporare un nuovo senso: il gusto. Un dispositivo che include sensori wireless e interfacce da inserire nella bocca dell’utente permette, infatti, di ricostruire i vari sapori e la loro intensità anche a distanza, consentendo di distinguere ad esempio, tra un boccone di torta e uno di uova fritte. Il risultato, pubblicato sulla rivista Science Advances, è stato ottenuto dal gruppo guidato da Università Statale americana dell’Ohio e Università Tecnologica cinese di Dalian.

Questo primo passo verso il gusto virtuale, oltre ad ampliare l’orizzonte dei videogame, apre anche ad un metaverso più inclusivo per persone con disabilità o malattie che colpiscono il gusto, come la sindrome del ‘long Covid’. Chiamato ‘e-Taste’, il dispositivo messo a punto dai ricercatori coordinati da Jinghua Li dell’Ateneo americano e Zhaoqian Xie di quello cinese parte da sensori in grado di riconoscere le molecole alla base dei cinque gusti fondamentali: dolce, salato, amaro, acido e umami.

I dati così raccolti sono poi trasmessi in modalità wireless, anche su lunghe distanze, all’altra metà del sistema che si trova collegata alla bocca dell’utente: qui è presenta una piccola pompa che, una volta acquisito il segnale, spinge un liquido contenente le molecole desiderate attraverso uno strato di gel e fino alla bocca. A seconda del periodo di tempo nel quale il liquido resta a contatto col gel, si può regolare facilmente anche l’intensità del gusto percepito. “Sulla base delle istruzioni digitali – commenta Li – si può inoltre scegliere di rilasciare uno o più gusti diversi contemporaneamente, in modo da ricreare sensazioni diverse. Ciò aiuterà le persone a connettersi negli spazi virtuali in modi mai visti prima: è un buon primo passo – conclude la ricercatrice – per far sì che ciò diventi una piccola parte del metaverso”.

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