L'arrivo della primavera è ormai prossimo: ad annunciarlo è il fenomeno atmosferico che si è appena verificato: ossia la rottura del vortice polare, l'area di bassa pressione che stazione solitamente sull'Artico e che può influenzare le condizioni meteorologiche soprattutto in Europa settentrionale e Nord America, portando il freddo a latitudini più basse. Lo rende noto l'Agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani, Noaa
"Gli effetti di questo evento non sono però immediati, in Europa e anche in Italia ci si aspetta un abbassamento nelle temperature per metà marzo", dice all'ANSA Rossella Ferretti, docente di Fisica dell'atmosfera all'Università dell'Aquila e direttrice del Cetemps, il centro di eccellenza dell'ateneo per la ricerca climatica e meteorologica a livello internazionale. "La variazione non è automatica, non avviene sempre, e bisogna ricordare che le previsioni meteo possiedono sempre un certo grado di incertezza - aggiunge l'esperta - ma in questo caso è stata stimata una probabilità dell'80% che si verifichi nel nostro continente".
La rottura del vortice polare è dovuta al fenomeno chiamato 'riscaldamento stratosferico improvviso'. Questo avviene quando la stratosfera, la regione dell'atmosfera terrestre che si trova fra i 10 e i 50 chilometri di altitudine, si riscalda in maniera repentina a causa della maggiore quantità di radiazione solare, mentre l'aria fredda scende a quote più basse, dove può influenzare le condizioni meteorologiche.
"Quando il vortice si rompe spesso genera due vortici più piccoli - prosegue Ferretti - e le anse della corrente diventano più ampie, invertendo la direzione nella quale soffiano i venti". Le anse così ampie spingono l'aria fredda più a Sud rispetto al normale, portando ad un abbassamento delle temperature che possono interessare Canada, Stati Uniti orientali ed Europa.
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