'Tata' di mestiere, fotografa per
vocazione, Vivian Maier, nata negli anni Venti e morta nel 2009,
non abbandonava mai la macchina fotografica, scattando
compulsivamente con la sua Rolleiflex. Ritraeva le città dove
aveva vissuto, New York e Chicago, con uno sguardo curioso,
attratto dai piccoli dettagli, dalla vita che le scorreva
davanti. Dal 3 marzo al 27 maggio saranno in mostra a Bologna, a
Palazzo Pallavicini, 120 foto in bianco e nero realizzate tra
gli anni '50 e '60, insieme a una selezione di immagini a colori
scattate nei '70.
'Una fotografa ritrovata' è il titolo della mostra, curata da
Anne Morin (DiCroma Photography): è il 2007 quando l'agente
immobiliare John Maloof acquista all'asta parte dell'archivio
Maier confiscato per un mancato pagamento. Capisce di aver
trovato un tesoro e da allora cerca materiale su questa
fotografa, circondata da un alone di mistero, arrivando ad
archiviare oltre 120mila negativi e tremila stampe. Materiale
mai esposto né pubblicato mentre lei era in vita.
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