REGGIO EMILIA, 10 DIC - Quasi settecento posti di lavoro a rischio alla Meta System di Reggio Emilia (450 dipendenti) e di Mornago, nel Varesotto (circa 200 impiegati), azienda che produce schede per batterie di auto elettriche (tra i clienti anche il gruppo Stellantis, Bmw, Porsche, Volpo e Unipol, per quest'ultima realizza le 'scatole nere' per assicurazioni'). La proprietà - composta dalla multinazionale cinese 'Deren' oltre ad altri tre fondi di investimento sempre del Paese asiatico - si è vista respingere dal tribunale fallimentare reggiano la domanda di 'composizione negoziale della crisi' rilevando "l'infondatezza di una soluzione finanziaria di ricapitalizzazione e l'inesistenza di un piano di rilancio".
Stando ai dati forniti, la nuova proprietà - che ha rilevato l'azienda nel 2015 investendo 300 milioni - versa in uno stato debitorio di 235 milioni verso i creditori, in gran parte fornitori, anche a causa dei problemi del settore automotive.
Mobilitazione con un pacchetto di cinque giorni di sciopero per chiedere garanzie sui posti di lavoro all'azienda in crisi.
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