I bolognesi Gaznevada e la loro
dissacrante storia punk hanno conquistato a Torino il pubblico e
la giuria di Seeyousound International Music Film Festival, che
all'unanimità ha assegnato a 'Going Underground' di Lisa Bosi il
premio Best Documentary della sezione Long Play Doc, in cui il
film era in concorso. Seeyousound - prima e tuttora unica
manifestazione che propone una programmazione internazionale
tutta dedicata al cinema e alle tematiche musicali - ha
conferito il premio all'opera, in questi giorni nelle sale
italiane, "per l'originale struttura visiva, per il lavoro di
scrittura e il relativo 'modus operandi' che, tramite interviste
audio di ricerca, ha portato alla realizzazione, da parte
dell'autrice, di una sceneggiatura dettagliata e precisa, per lo
straordinario lavoro di ricerca e la qualità del montaggio, per
la riscoperta e la valorizzazione di una storia underground non
così conosciuta dalle nuove generazioni".
Prodotto dalla casa bolognese Sonne Film con Wanted Cinema e
realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna
attraverso Emilia-Romagna Film Commission, 'Going Underground'
(dal titolo di un brano della band, la prima traccia di 'Sick
Soundtrack') è stato girato a Bologna e provincia, luoghi dove
la storia dei Gaznevada ha potuto compiersi in anni di
contestazione, i Settanta, ma anche di grande fermento e
creatività accanto a Skiantos, Wind Open, Luti Chroma,
Confusional Quartet. Erano anche gli anni delle prime etichette
indipendenti come Harpo's Bazar e Italian Records e della realtà
della Traumfabrik (in tedesco "Fabbrica dei sogni"), una casa
occupata diventata laboratorio di idee avanguardiste in cui
agivano anche Filippo Scozzari e Andrea Pazienza.
"Quello dei Gaznevada - spiegano gli autori - è un film che,
attraverso un ricco archivio e una messa in scena distopica,
mostra senza filtri la storia di ragazzi che vivono quello che
cantano e finiscono per diventare loro stessi un fumetto di
Andrea Pazienza. Un racconto che parte dalle piazze e dalla
contestazione, passando per il punk, poi la new wave e infine la
Italo disco e l'house".
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