Un immobile del quartiere Sacca di
Modena, confiscato alla criminalità organizzata e destinato
all'amministrazione comunale per finalità sociali, sarà
riqualificato e reso di nuovo fruibile dai cittadini, con
l'obiettivo di rivitalizzare la zona e contribuire a migliorare
la vivibilità, con benefici per l'intero quartiere.
Saranno i cittadini stessi, attraverso un percorso di
progettazione partecipata, a definire nel dettaglio le finalità
e le modalità di gestione dell'immobile una volta terminati i
lavori di riqualificazione. E proprio l'avvio pubblico del
percorso partecipato è al centro dell'incontro nell'Aula Magna
della scuola secondaria "Guglielmo Marconi" di Modena, con
l'intervento dell'assessora regionale alla Legalità, Elena
Mazzoni.
Il progetto, che ha un costo complessivo di 155mila euro, di
cui 122mila finanziati con un contributo regionale, è frutto di
un accordo tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Tavolo
della Legalità e Anbsc (Agenzie Nazionale per l'amministrazione
e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla
criminalità organizzata) e prevede una serie di passaggi. Il
primo è la riqualificazione dell'immobile, su cui sono necessari
interventi strutturali, in modo da renderlo fruibile una volta
terminati i lavori. Il secondo passaggio, che è il cuore del
progetto al centro dell'incontro, è l'avvio di un percorso di
progettazione partecipata che coinvolga la comunità e il
territorio, e che servirà a definire le proposte per il
riutilizzo dell'immobile una volta riqualificato, e che si
concluderà con l'assegnazione della gestione dell'immobile sulla
base delle idee progettuali emerse.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA