"La Chiesa di Bologna si unisce
all'Arcivescovo, Cardinale Matteo Zuppi, impegnato in questi
giorni a Roma per il Conclave, nella gratitudine e nella
preghiera a Dio per l'elezione a successore di Pietro del
Cardinale Robert Francis Prevost con il nome di Leone XIV, che
poco fa si è affacciato dalla Loggia della Basilica di San
Pietro in Vaticano". Così, l'Arcidiocesi di Bologna festeggia la
nomina del nuovo Pontefice.
"Le campane della cattedrale di Bologna e delle chiese
dell'Arcidiocesi hanno suonato a festa dopo la 'fumata bianca'
che aveva annunciato l'elezione del nuovo Papa. Nelle chiese
della Diocesi si pregherà per il nuovo Papa e nei prossimi
giorni in Cattedrale ci sarà la Messa di Ringraziamento".
Il 14 maggio 2023 l'allora monsignor Prevost, riorda
l'Arcidiocesi felsinea ha presieduto la Messa in cattedrale a
Bologna in occasione della discesa della Madonna di San Luca in
città: "a Lei lo affidiamo con gioia e fiducia" affermano i
Vicari Generali monsignor, Stefano Ottani e monsignor, Giovanni
Silvagni.
E "da Bologna - scrive sui social il sindaco Matteo Lepore -
auguriamo al nuovo Pontefice un cammino di pace e di speranza
per affrontare le grandi sfide del nostro tempo..Un caro
abbraccio al nostro Cardinale Matteo Zuppi al quale vogliamo
molto bene. Lo aspettiamo a Bologna presto",
Sull'elezione al soglio petrino del cardinale statunitense fa
sentire la sua voce anche l'ex presidente del Consiglio e della
Commissione Europea, Romano Prodi. "Ho ascoltato da Pechino,
con gioia e speranza, le parole di pace, di universalità e di
richiamo alla via segnata da Papa Francesco pronunciate da Leone
XIV. - osserva -.un nome non scelto a caso che lo lega alla
spinta verso il rinnovamento della società che Leone XIII aveva
indicato nella Rerum Novarum".
"In un mondo lacerato da guerre, odio e diseguaglianze -
puntualizza invece il presidente dell'Ucoii,l 'Unione delle
Comunità Islamiche d'Italia Yassine Lafram - iniziare il
pontificato con un invito alla pace è un gesto potente e
necessario. Quel saluto che ci accomuna nelle nostre tradizioni
- chiosa - ci ricorda che, prima ancora delle differenze, ci
unisce un desiderio profondo di pace, giustizia e fraternità".
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