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Il garante Ue Wiewiorowski: "La Commissione ha violato norme privacy"

Il garante Ue Wiewiorowski: "La Commissione ha violato norme privacy"

La Commissione ha "trattato illecitamente i dati" per la campagna su X

Bruxelles, 23 aprile 2025, 18:47

Redazione ANSA

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Il garante Ue Wiewiorowski: "La Commissione ha violato norme privacy sulla legge sugli abusi sui min © ANSA/EPA

Il garante Ue Wiewiorowski: "La Commissione ha violato norme privacy sulla legge sugli abusi sui min © ANSA/EPA

BRUXELLES - "Si è trattato di un caso piuttosto interessante, perché da un lato non c'è dubbio che ci sia stata una violazione delle norme sulla protezione dei dati, ma è altrettanto indubbio che la Commissione non l'ha fatto di proposito, non aveva alcun obiettivo nascosto nel farlo". Lo ha detto il Garante europeo della protezione dei dati Wojciech Wiewiórowski in conferenza stampa interpellato sul reclamo presentato da un cittadino olandese in merito alla campagna pubblicitaria mirata della Commissione europea su X con l'obiettivo di comunicare la sua controversa proposta legislativa sugli abusi sessuali sui minori (Csam).

"L'incaricato del trattamento, che ha effettivamente eseguito l'operazione, ha cercato in qualche modo di tutelare la persona i cui dati erano interessati, ma il fatto che si utilizzino dati sensibili per tutelare qualcuno non significa che si abbiano le basi legali per farlo", ha aggiunto.

In seguito al reclamo, il Garante ha constatato che la Commissione aveva trattato "illecitamente i dati personali del reclamante, comprese categorie particolari di dati personali" e ha quindi emesso un ammonimento, "considerato che il trattamento non era più in corso", si spiega nel rapporto annuale sulla protezione dei dati presentato oggi. "Questo è stato uno dei pochissimi casi in cui in qualche modo si può capire l'istituzione che ha commesso la violazione o, meglio, in quale operazione è avvenuta la violazione, ha sottolineato Wiewiórowski. "Ma non ho dubbi sul fatto che fosse necessaria un'ammonizione" nei confronti della Commissione perché "dopo tutto si è trattato di una violazione di dati sensibili".

Il polacco ha detto di essere "molto preoccupato per quello che sta succedendo negli Stati Uniti". "Mi piacerebbe saperne di più e spero che proprio in questo momento, i nostri colleghi delle autorità europee per la protezione dei dati che stanno partecipando all'incontro dell'Associazione internazionale dei professionisti della privacy a Washington, e che dovrebbero incontrare i rappresentanti dell'amministrazione americana, tornino con maggiori informazioni al riguardo", ha aggiunto il garante.

"So che la Commissione sta osservando con estrema precisione ciò che sta accadendo negli Stati Uniti: la Commissione ne ha informato il Comitato europeo per la protezione dei dati durante l'ultima sessione di lavoro, che si è svolta due settimane fa", ha spiegato il Garante, definendo "significativo" il fatto che "tra le decine o addirittura centinaia di ordini esecutivi che sono stati richiamati dal nuovo presidente americano non ci sia quello che è alla base del quadro normativo". D'altra parte, ha aggiunto, "il cambiamento nella Ftc (Federal Trade Commission) solleva alcuni problemi".

Riflettendo sui nove anni da quando il testo del regolamento europeo sulla privacy "è diventato definitivo" e "quattordici anni da quando i principi sono stati più o meno definiti", ha notato che  per la maggior parte delle persone che sono al governo, negli Stati membri, questa è storia non la considera come qualcosa di scritto nella pietra". "Dobbiamo quindi essere pronti alla discussione sull'evoluzione" di tali norme, ha sottolineato il Garante. "La domanda", ha aggiunto, è se "vogliamo davvero aprire l'intera discussione, compresi i principi" o se i cambiamenti toccheranno "solo parti molto piccole che saranno, diciamo, più comode per le aziende e per gli utenti dei dati".

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