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Una marcia per dire no al deposito scorie nel Viterbese

Una marcia per dire no al deposito scorie nel Viterbese

Zelli e Sabatini : 'Fermamente contrari al progetto'

ROMA, 06 aprile 2025, 19:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si è svolta oggi pomeriggio nel parco archeologico di Vulci, nel viterbese, la marcia contro l'ipotesi ventilata di realizzazione di un deposito scorie nucleari nella Tuscia. La manifestazione ha visto la partecipazione delle associazioni e comitati no scorie della Tuscia, molti sindaci dei comuni interessati dal progetto, varie personalità della politica locale e numerosi cittadini. In serata è stato diffuso un comunicato a firma dei consiglieri regionali Giulio Zelli e Daniele Sabatini. "La partecipazione dei cittadini e delle istituzioni alla manifestazione di oggi al Parco archeologico e naturalistico di Vulci, promossa dalle associazioni e dai comitati per il no al deposito di scorie nucleari, è una buona notizia per il territorio della Tuscia - si legge nella nota -.
    Significa che il tema è sentito e si è sviluppato un dialogo dal basso". Il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lazio ed il presidente della commissione Ambiente non hanno potuto partecipare all'evento perché presenti alla manifestazione Vinitaly. "Pur non essendo presenti fisicamente - continuano Sabatini e Zelli - intendiamo mostrare vicinanza alle istanze promosse in piazza dai tanti cittadini viterbesi. Per quanto ci riguarda, abbiamo le idee chiare e non intendiamo retrocedere.
    Lo abbiamo ben dimostrato fermando il proliferare degli impianti Fer, con il primo atto politico della Giunta Rocca che ha disciplinato ciò che per troppi anni è stato un vero e proprio abuso di suolo. Infatti, dal 12 maggio 2023 data di pubblicazione della delibera di Giunta che introduce criteri di equilibrio fra sviluppo delle Fer e tutela del territorio, nessuna richiesta di impianti è stata autorizzata dalla Regione Lazio. La nostra contrarietà è, infatti, parte di una precisa e coerente visione politica del territorio che è indirizzata a restituire centralità alla vocazione naturale della Tuscia, fondata su un'agricoltura di qualità, su prodotti agroalimentari d'eccellenza, sul patrimonio paesaggistico, culturale e ambientale, peculiarità attrattive anche ai fini turistici". Infine concludono : "La posizione della Regione Lazio, come espresso più volte nei mesi scorsi dal presidente Francesco Rocca, resta contraria all'ipotesi di realizzare il deposito di scorie nucleari nella Tuscia e su tutto il territorio regionale. Rinnoviamo la nostra disponibilità al dialogo con i sindaci, le associazioni, i comitati e tutti gli attori impegnati in questa battaglia a difesa del territorio viterbese".
   

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