Si sono trovati all'anagrafe di Corso
Torino i genovesi che hanno risposto all'appello lanciato dalle
associazioni 'Non una di meno', coordinamento 'Liguria Rainbow'
e 'comunità di San Benedetto', a cui si sono aggiunte altre 55
sigle, per un presidio di protesta contro l'istituzione del
registro delle famiglie del Comune che assegna benefici alla
famiglia tradizionale. 400 i numeri di prenotazione che i
manifestanti hanno ritirato all'ufficio anagrafe, persone con
cui chiedere provocatoriamente l'iscrizione al registro anche
per chi non è sposato o lo è con una persona dello stesso sesso
o ancora è separato. I funzionari hanno informato che le
richieste dovranno essere inoltrate via mail. "Lasciano fuori la
gran parte della società genovese - dice Laura Guidetti di Non
Una di Meno - perché questo scivolone è un segnale ideologico
che il sindaco Bucci manda alla Lega". "Sicuramente uno degli
obiettivi è discriminare le famiglie arcobaleno", aggiunge
Stefano Musso del coordinamento Liguria Rainbow.
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