"La percentuale di donne sia in
funzioni amministrative che dirigenziali è molto alta: sia nel
Comune di Genova che in Regione Liguria arriviamo a superare il
60% di presenza delle donne nella dirigenza e soprattutto,
l'altra cosa importante, è che non c'è alcuna differenza di
stipendio, quando invece sappiamo benissimo che nell'industria
privata c'è ancora un gap che talvolta arriva anche al 20-25%. E
questo è assolutamente sbagliato, anche perché in altre nazioni,
nel mondo anglosassone, il mondo americano, le differenze di
stipendio si sono assolutamente assottigliate". Lo ha detto il
presidente della Regione Liguria Marco Bucci prima di salire sul
treno sulla tratta Genova Brignole - Voltri, per partecipare
all'iniziativa "Donne di Aidda per la Liguria", organizzato
dall'associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda. Il
messaggio da lanciare, sottolinea Bucci, è proprio: "bisogna
tirarci tutti quanti su le maniche per diminuire il gap
salariale che esiste fra uomini e donne. La percentuale di
donne, anche nei ruoli di maggiore responsabilità, per quanto
riguarda l'industria, il commercio e l'amministrazione pubblica
stanno andando nel verso giusto". Cosa si può fare ancora in
Liguria? "Prima di tutto educare - dice Bucci -. La scuola, la
famiglia, il sistema, tutti devono educare al fatto che la
differenza è un valore, ma la discriminazione non va bene.
Dobbiamo valorizzare le differenze perché le differenze creano
sempre valore, ma le discriminazioni non fanno altro che
abbattere il valore. Quindi, quando noi consideriamo, da un
sesso all'altro, da tutte e due le parti, che la diversità dà
valore, noi facciamo una cosa importante. Quando noi
discriminiamo sia da una parte che dall'altra per differenze di
sesso, di religione, di nascita o di altre cose o di razza,
facciamo veramente dei danni alla nostra società civile".
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