Ore di apprensione per una speleologa rimasta intrappolata nella grotta Bueno Fonteno, nella Bergamasca. Lo rende noto l'Eco di Bergamo, segnalando che l'allarme è stato dato ieri in tarda serata. La speleologa si troverebbe a circa 4 ore dalla zona di uscita. L'SOS è stato lanciato dai suoi compagni di spedizione che sono riusciti a risalire. Sul posto sono presenti vigili del fuoco e carabinieri.
La donna si chiama Ottavia Piana. Bresciana di 32 anni, Piana era rimasta bloccata nella stessa grotta nel luglio dell'anno scorso con una gamba fratturata, quando restò per due giorni in un punto non lontano da quello dove si trova ora.
Socia del gruppo Speleo Cai di Lovere, e istruttrice durante le esplorazioni in grotta sottoterra, Piana era già entrata diverse volte nell'Abisso Bueno Fonteno dove è rimasta bloccata ieri sera così come le era già successo il 2 luglio del 2023 quando rimase per due giorni con una gamba fratturata all'interno della stessa grotta a 150 metri di profondità. La zona è stata scoperta solo nel 2006 ed è un complesso reticolo di grotte e cunicoli nella zona carsica del Sebino, tra il lago d'Endine e quello di Iseo, che gli speleologi stanno ancora mappando per intero.
I tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico stanno intervenendo da questa notte presso la grotta Bueno Fonteno. L'allarme è stato lanciato intorno alle ore 22.30. Sul posto sono presenti squadre del Cnsas provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Secondo gli specialisti le operazioni di soccorso saranno lunghe e complesse sotto il profilo tecnico.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA