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Donna tenta suicidio, l'agente al telefono evita il peggio

Donna tenta suicidio, l'agente al telefono evita il peggio

"Mi aveva chiamato per salutarmi perché voleva farla finita"

MAROTTA, 04 marzo 2025, 17:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sabato mattina verso le 8.30 ero in Prefettura e mi ha videochiamato questa persona che mi ha detto di volermi salutare perché voleva farla finita". Inizia così il racconto dell'agente di polizia della Questura di Pesaro, operante in Prefettura, che descrive l'operazione di salvataggio che ha impedito a una donna sui 40 anni, di origine straniera, di togliersi la vita alla stazione dei treni di Marotta.
    "Inizialmente non comprendevo chi fosse, perché non avevo il numero salvato, l'ho riconosciuta soltanto dopo quando l'ho vista per bene in viso, ed era una donna che ho incontrato qualche volta in giro - racconta l'agente - così ho iniziato a parlarle e, durante quei pochi minuti di videochiamata con lei, ho notato prima i binari ferroviari e poi, mentre si muoveva, il cartello con scritto Marotta. Dalla prefettura sono quindi subito corso in Questura per dirigermi in sala operativa, cercando di non farmi notare da lei in videochiamata, ed ho allertato un mio collega che si trovava lì, dicendogli di seguirmi, per aiutarmi nella situazione".
    "Una volta arrivato - prosegue il poliziotto - mi son messo nella sala dell'unità di crisi e cercavo di dare indicazioni al mio collega che a sua volta le trasmetteva agli altri agenti.
    Abbiamo così allertato i carabinieri di Fano e cercato delle descrizioni ulteriori da fornire per identificare al più presto la donna. Ho pensato così, avendo visto che aveva la mano destra impegnata, di chiedergli se sapeva che ore fossero per farle ruotare il cellulare per guardare l'orologio, e da lì ho visto che indossava delle pantofole gialle e un pigiama azzurro, confermando, visti gli indumenti, ancora di più la serietà della situazione".
    "Ho parlato con lei, cercando di allungare la conversazione, di intrattenerla - racconta ancora l'agente - vedevo che si stava avvicinando ai binari e che voleva chiudere la conversazione - poi -. Mi ha chiesto, con una scusa, come mai non passassero i treni ed io lì le ho detto di aspettare che mi sarei informato a riguardo mentre invece - conclude - avevamo bloccato noi la tratta parlando con la polizia ferroviaria.
    Abbiamo parlato ancora un po' fino a che la conversazione non si è interrotta con l'arrivo dei carabinieri che l'hanno presa e messa in sicurezza".
   

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