La comunicazione istituzionale e il cerimoniale "non sono semplici formalità o prassi, ma rappresentano l'ossatura su cui si costruisce una relazione sana, partecipata e trasparente con i cittadini e con tutte le parti che compongono il nostro territorio". Nell'introduzione formulata Monica Bordoni, capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il concetto su cui muove il convegno promosso alla Mole Vanvitelliana dall'Assemblea legislativa, dal titolo "Evoluzione della comunicazione istituzionale e del Cerimoniale nelle pubbliche amministrazioni, nelle aziende e nelle organizzazioni civiche".
"Una corretta applicazione delle regole che disciplinano il cerimoniale, sia quelle scritte che quelle dettate dalla prassi consolidata, - la sottolineatura del Consiglio - costituisce la base per la gestione di eventi e manifestazioni in maniera ordinata e rispettosa". Insomma, "forma e sostanza, vanno di pari passo: sono essenziali per il prestigio delle istituzioni, ma anche per la qualità delle relazioni che esse intrattengono con i cittadini e con il mondo esterno". Ma soprattutto "la capacità di comunicare in modo chiaro, puntuale e rispettoso delle norme che regolano la cerimonia e la partecipazione ad eventi pubblici è, infatti, alla base di un tessuto sociale coeso e di un'identità collettiva forte".
In apertura, i saluti del sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, del vice prefetto vicario Davide Garra, e dell'assessore regionale al Bilancio, Enti locali, Organizzazione e personale, Goffredo Brandoni. Poi le tre le sessioni di lavoro, in mattinata, su tematiche di grande attualità e che segnano l'evoluzione dei tempi nei settori della comunicazione istituzionale e del cerimoniale. Tra queste, "Costruire la relazione tra cittadini e istituzioni, etica ed intelligenze artificiali", con gli interventi di: Emanuele Frontoni, docente Università di Macerata e co-director Vrai Lab, su Intelligenza artificiale per la comunicazione istituzionale ed il cerimoniale; Massimo Sgrelli, direttore scientifico Accademia del Cerimoniale, già Capo del Dipartimento del Cerimoniale di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, su il Cerimoniale e la Democrazia; Vincenzo Varagona, giornalista e presidente dell'Unione Cattolica della Stampa italiana, su La comunicazione istituzionale. “Grande opportunità da maneggiare con cura - ha ammonito Frontoni, riferendosi all’intelligenza artificiale applicata alla comunicazione istituzionale e al cerimoniale -. Missione comune è quella di utilizzare l’IA tenendo conto di trasparenza e etica, in un rapporto di fiducia reciproca, a supporto delle necessità del genere umano, delle istituzioni e delle imprese”.
In merito alla comunicazione istituzionale, il sindaco Silvetti ha rimarcato il dovere dei pubblici amministratori di "renderla più comprensibile, corretta, puntuale, sobria e aderente ai contenuti" per favorire una "sempre maggiore partecipazione dei cittadini". "Il pericolo - ha osservato - è che quando si accentuano i toni e i contenuti, si rischia di finire nella propaganda, il nemico più grosso della comunicazione istituzionale". Ai cittadini, ha detto Silvetti, va garantito questo equilibrio di comunicazione e "quanto più alta è l'asticella, più alta è la responsabilità di una comunicazione rispettosa al ruolo rivestito per la partecipazione e un corretto rapporto tra cittadini e istituzioni".
I vice prefetto Garra si è soffermato sull'evoluzione della comunicazione istituzionale, un tempo verticale e discendente dall'autorità, oggi invece "non è più atto di autorità ma un atto di relazione": "non trasferiscono solo informazioni - ha osservato - ma ci si rapporta con la cittadinanza. Dire bene una cosa non basta ma occorre veicolare informazione ingenerando la fiducia. Lo strumento più efficace per questo è la trasparenza" ma anche l'interazione con i cittadini e le loro richiesta a cui si deve rispondere.
"Il cerimoniale istituzionale e la sua comunicazione pubblica costituiscono quel linguaggio pre-formativo che contribuisce a rafforzare la democrazia", ha detto Brandoni il quale ha lamentato come, in molti casi, non vi sia la "consapevolezza dell'importanza del cerimoniale istituzionale e ci si riferisca a questo in termini non del tutto positivi" in Italia e nel mondo. Brandoni ne ha sottolineato invece la rilevanza, definendo "delicato e prezioso" il lavoro di tutti uomini e donne che supportano nella comunicazione gli amministratori e i rappresentanti delle istituzioni, invitati a perseverare nell'attività con "tenacia, impegno e passione".
Nella seconda sessione del convegno, vengono affrontate "Le competenze e gli strumenti": previsti gli interventi di: Anna Fosson, cerimonialista, già responsabile del Cerimoniale e Comunicazione istituzionale della Regione Valle d'Aosta, su Le regole del cerimoniale; Barbara Ronchi della Rocca, giornalista, scrittrice, esperta di buone maniere e storia del galateo, su L'evento conviviale e la valorizzazione del territorio; Tiziana Busato, docente, esperta di business etiquette e relazioni internazionali, su Business etiquette, il cerimoniale contemporaneo e la comunicazione interculturale. Terza e ultima sessione, nel pomeriggio, dedicata alla condivisione di esperienze e a esercitazioni pratiche e laboratori di approfondimento alla presenza dei relatori.
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