La Commissione parlamentare di
inchiesta sulle 'Ecomafie', sulle attività illecite connesse al
ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e
agroalimentari', ha presentato a Pesaro la relazione sul filone
d'inchiesta intitolato 'Il progetto di discarica in località
Riceci nel Comune di Petriano", riguardante l'ipotesi di
realizzare la discarica nella zona, in provincia di Pesaro
Urbino, di fatto sfumata dopo la bocciatura da parte della
Conferenza servizi in Provincia e la recente apposizione del
vincolo paesaggistico da parte della Regione Marche.
"La commissione ha iniziato a lavorare sul caso Riceci il 20
dicembre 2023 e da allora abbiamo acquisito un'importante
documentazione testimoniale e bancaria", ha ricordato Jacopo
Morrone, parlamentare della Lega e presidente della commissione
che ricorda il successivo sopralluogo e, il 19 settembre del
2024, di aver "registrato la bocciatura del progetto della
discarica". "Ritengo sia importante l'aver aperto una relazione
a riguardo - ha osservato Morrone - ora attendiamo l'udienza del
ricorso al Tar. Sulla questione si esprimerà la magistratura che
avrà anche il compito di valutare se limitarsi alla bocciatura
del progetto o andare avanti su altri aspetti".
"La vicenda di Riceci, volendo essere buoni, potremmo
definirla opaca - ha commentato il parlamentare di Europa Verde
- Francesco Emilio Borrelli, relatore di minoranza in
Commissione - e se si fosse svolta in Campania sarebbero già
scattati degli arresti". "Mi auguro che dopo il parere negativo
della commissione la vicenda - ha aggiunto - sia portata dal
prefetto all'attenzione della procura e della corte dei conti,
cosa che io farò sicuramente. Surreale ciò che è emerso dalle
varie audizioni e contraddizioni dei protagonisti fossi stato
nei vertici di Marche Multiservizi mi sarei dimesso anziché fare
ricorso al Tar".
"Le differenze nate durante le audizioni ci hanno molto
colpito - dice Rachele Silvestri, deputata di Fratelli d'Italia
e relatrice di maggioranza -: alcune le abbiamo dovute
addirittura ripetere per via delle incongruenze. Da lì abbiamo
riscontrato varie criticità che ci hanno portato ad indagare in
maniera più approfondita per capire il filo conduttore dietro
tutto ciò".
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