La Croce Rossa Marche ha
partecipato alle operazioni di sbarco dei 161 migranti arrivati
ieri, martedì 22 aprile, ad Ancona a bordo della nave umanitaria
della Ong Solidaire. I migranti sono stati salvati nei giorni
scorsi in diversi interventi al largo di Tripoli. Circa 40 tra
volontari e volontarie hanno preso parte alle operazioni, una
prassi ormai consolidata per i volontari marchigiani che da
sempre, in collaborazione con le altre realtà del territorio e
sotto la gestione della prefettura di Ancona, assistono i
migranti in arrivo nel porto dorico.
A bordo della nave umanitaria c'erano 161 persone, tra cui 5
donne e 20 minori non accompagnati di età compresa tra i 14 e i
17 anni, provenienti prevalentemente dal Bangladesh, ma anche da
Egitto, Pakistan e Siria.
Fondamentale l'aiuto della Cri Marche che è intervenuta sia a
bordo della nave, con medici e infermieri, sia a terra,
impegnando logisti, operatori sociali, mediatori linguistici e
operatori Rfl, cioè Restoring family links, che si impegnano per
rintracciare i familiari dei migranti e ristabilire il legame
con i loro cari in collaborazione con le altre Società Nazionali
di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e con il Comitato
Internazionale di Croce Rossa. Presente anche un volontario del
servizio civile europeo che potrà fare tesoro di questa
esperienza come importante momento formativo.
"Quello della Cri Marche è un protocollo umanitario ormai
consolidato da anni di esperienza, un'esperienza però sempre
molto coinvolgente e significativa per i tanti volontari che
chiedono di partecipare e di mettersi al servizio", commenta la
presidente della Croce Rossa Marche, Rosaria Del Balzo Ruiti.
Uno sbarco avvenuto in un momento particolare per tutto il
mondo. "Oggi c'è un elemento che rende ancora più emozionante il
tutto - spiega la presidente - la morte di Papa Francesco la cui
eredità di accoglienza di tutti gli esseri umani in difficoltà
lo avvicina ad ogni volontario di Croce Rossa". "Nessun essere
umano è illegale per noi - conclude - Per questo con ancora più
umanità e con le braccia ancora più aperte abbiamo accolto i 160
migranti, con un pensiero sempre rivolto a Papa Francesco e al
suo pensiero che sentiamo vicino a noi".
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