A maggio nello stabilimento a
Melano di Fabriano (Ancona) della Beko Europe l'organico
lavorerà a pieno regime solo per 4 giorni, nelle restanti 17
giornate ci sarà la cassaintegrazione, quindi a ranghi ridotti
che ovviamente andranno a impattare sulla produzione mensile
dello stabilimento fabrianese. A darne notizia è il componente
della segreteria provinciale della Fiom, nonché responsabile del
distretto economico-produttivo fabrianese, Pierpaolo Pullini.
"Il mese di maggio sarà uno dei peggiori da un punto di vista
produttivo: la cassaintegrazione sarà infatti aperta per 17
giornate su 21 lavorabili, considerato che il 2 di maggio
l'azienda aveva già previsto una chiusura collettiva, con una
giornata di permessi", conferma Pullini che annuncia, anche la
costituzione del Comitato delle Rsu Fiom delle aziende
metalmeccaniche del fabrianese "perché il lavoro non è mai stato
così incerto, povero e precario".
All'interno del Comitato i rappresentanti dei lavoratori di
Electrolux, Beko (Impiegati e Melano), Elica, Faber, Ariston. Il
primo obiettivo dichiarato è quello di 5 Si ai referendum di
giugno "Per dire: che non si può essere licenziamenti
ingiustamente senza aver diritto ad essere reintegrati se il
giudice ci dà ragione; che il lavoro non deve essere precario
per legge; che si deve essere tutelati anche se si lavora nelle
piccole imprese; che la cittadinanza non sia un miraggio per chi
contribuisce ogni giorno al bene comune della società con il
proprio impegno, il proprio lavoro e rispettando le regole; che
le aziende appaltanti devono essere responsabili degli
infortuni, anche di quelli mortali, quando essi avvengono nella
catena degli appalti".
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