Brindisi con tre ministri - Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità Alimentare), Alessandro Giuli (Cultura) e Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento) - per la Regione Marche nella giornata inaugurale del 57° Vinitaly ieri a Verona.
Ad accogliere i rappresentanti
del Governo fra gli stand e per un brindisi in Terrazza Marche,
il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l'assessore
all'Agricoltura, Andrea Maria Antonini, il presidente di Agenzia
ICE Matteo Zoppas, i presidenti Michele Bernetti (Istituto
marchigiano tutela vini-Imt) e Simone Capecci (Consorzio Vini
Piceni).
"In questi anni - ha dichiarato il ministro Lollobrigida - le
Marche hanno mostrato una capacità di crescita e di proiezione
della qualità con risultati visibili, tanto che parliamo oggi di
una realtà che è diventata centrale, protagonista riconosciuta
anche da parte dei numerosi buyer internazionali presenti a
Vinitaly, grazie al lavoro del presidente Acquaroli e della sua
giunta.
Ne parlavamo con i colleghi ministri, in particolare col
ministro Giuli, che è di origine marchigiana". Dal Masaf, ha
garantito il responsabile del dicastero di via XX Settembre,
"daremo tutta la collaborazione necessaria e il sostegno
possibile per le attività che riguardano non solo il vino, ma
anche l'agroalimentare nel suo complesso". E lo ha ribadito
anche il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli. "Il vino
è uno straordinario testimonial del nostro territorio - ha
affermato - che consente alle Marche di arrivare nelle tavole di
gran parte d'Europa e in tutto il mondo". Una leva efficace per
il presidente Acquaroli sarà l'enoturismo, oggetto di una legge
regionale finalizzata al rilancio e a garantire elevati standard
al settore. "Grazie all'enoturismo - ha proseguito Acquaroli -
vogliamo spingere la destagionalizzazione e sostenere un turismo
consapevole legato appunto al vino. Siamo in una fase delicata
in chiave globale, ma credo che la qualità e l'eccellenza che i
vini marchigiani hanno raggiunto negli ultimi anni possano
essere un fattore dirimente per rimanere da protagonisti nei
mercati tradizionali. I nostri operatori ci hanno segnalato un
interesse incoraggiante da parte dei buyer esteri".
Promosso anche il padiglione regionale, espressione per
Acquaroli di "una sinergia fra le aziende e i consorzi".
Con 111 aziende espositrici, delle quali 53 all'interno
della collettiva organizzata dalla Regione (43 IMT-Istituto
Marchigiano di Tutela Vini e 10 Consorzio Tutela Vini Piceni),
una superficie espositiva all'interno del padiglione 7 di oltre
1.000 metri quadrati, la "Terrazza Marche" che su uno spazio di
360 metri quadrati proporrà fino a mercoledì 9 aprile - giornata
conclusiva di Vinitaly - in degustazione libera 215 etichette,
le Marche rappresentano concretamente un punto di interesse
rilevante per gli operatori del vino. Lo confermano i numeri
regionali: 21 Indicazioni Geografiche (che coprono il 76% della
produzione marchigiana), 14mila aziende agricole che operano su
18.000 ettari di superficie agricola utile (Sau) vitata, una
incidenza del 53% della superficie biologica a vite da vino sul
totale dei vigneti regionali, il valore più alto registrato a
livello nazionale.
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