In Kosovo ennesima fumata nera
oggi per l'elezione del capo del nuovo parlamento, scaturito
dalle legislative del 9 febbraio scorso. E' la dodicesima volta
dal 15 aprile, quando la nuova Assemblea di Pristina si è
riunita nella sua prima seduta costitutiva. Per sei volte l'aula
ha detto no a Albulena Haxhiu, la candidata proposta dal partito
Vetevendosje (Autodeterminazione, sinistra nazionalista), la
forza di maggioranza guidata dal premier Albin Kurti, che non ha
raggiunto il quorum minimo di 61 voti necessario all'elezione.
Il parlamento del Kosovo è composto da 120 seggi, 20 dei quali
riservati alle minoranze. Lo scontro è poi proseguito sulla
proposta di Vetevendosje di pronunciarsi col voto segreto,
proposta che anche oggi è stata respinta. Kurti e il suo partito
restano fermi sul nome di Haxhiu, e hanno finora respinto gli
inviti delle opposizioni a puntare su un altro candidato. Senza
il nuovo presidente e i vicepresidenti del parlamento e senza
completare l'organigramma della nuova Assemblea non è possibile
proseguire nell'iter costituzionale e nella formazione di un
nuovo governo in Kosovo. Le votazioni per il nuovo presidente
del parlamento si tengono ogni 48 ore, e un nuovo tentativo è
previsto venerdì prossimo. Se il muro contro muro dovesse
protrarsi non è escluso che si vada a nuove elezioni.
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