MAURIZIO DE GIOVANNI, SORELLE. UNA
STORIA DI SARA (RIZZOLI
PP. 272, EURO 19.00). Torna l'ex poliziotta dei Servizi Segreti
Sara Morozzi, detta Mora e la troviamo immersa in un'indagine
che mai avrebbe voluto condurre. La sua amica, collega, ma
soprattutto sorella Teresa Pandolfi, la Bionda a capo dell'Unità
segreta dei Servizi, è stata rapita. Solo Sara può indovinare la
pista giusta per salvarla, quella a cui arriverebbe, in uno
slancio dell'anima, soltanto una sorella. Lo racconta Maurizio
De Giovanni in Sorelle, il sesto capitolo delle storie di Sara,
in libreria il 16 maggio per Rizzoli, nella collana Nero.
L'autore bestseller che con le sue serie, da Il Commissario
Ricciardi ai Bastardi di Pizzofalcone e Mina Settembre, ha
raggiunto il record delle fiction tv Rai, presenterà il nuovo
romanzo a Napoli domenica 15 maggio alle 19,30 al Teatro Diana e
poi sabato 20 maggio alle 17 al Salone del libro di Torino, con
le letture di Teresa Saponangelo e Simona Cavallari e le musiche
di Gigi De Rienzo e Marco Zurzolo.
La nuova indagine di Sara, la donna invisibile che ha la
dote di saper leggere le labbra e il linguaggio del corpo e sa
nascondersi fra la gente, è una corsa forsennata contro il
tempo. Teresa ha esagerato. Questo pensa chi l'ha rapita. La
sfacciata, attraente Bionda deve essere messa a tacere. Prima di
farla fuori, però, serve la certezza che non abbia lasciato
prove compromettenti per il loro sistema di potere.
Diverse come il giorno e la notte, Sara e Teresa hanno un
legame profondo e dal giorno in cui l'amica non le risponde a un
messaggio, Mora ha capito: la Bionda è in pericolo di vita e lei
è disposta a qualsiasi cosa per salvarla aiutata da Viola, Pardo
e persino Boris, il colossale Bovaro del Bernese. Al suo fianco
la risorsa più preziosa, l'ex agente Andrea Catapano che con
Bionda e Mora ha condiviso gli anni migliori. Per capire se
esistono delle prove, unica merce di scambio per la liberazione
di Teresa, Sara dovrà scavare in tutto ciò che sa di lei.
Tornare alle indagini di ieri, collegarle a quelle di oggi. Ma
dovrà soprattutto aprire lo scrigno dei ricordi, anche quelli
all'apparenza insignificanti, che ognuno di noi tiene in fondo
al cuore.
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