Parte sabato 12 aprile alle 9,30 da
piazza Crispi a Torino la campagna referendaria della Cgil con
l'iniziativa regionale "Diritti e Margini: ricucire i bordi.
Vite, storie, parole per il Sì". All'evento sono attese
centinaia di persone da tutto il Piemonte. Dal palco si
alterneranno testimonianze, parole e storie a favore dei 5 Sì
sul lavoro e sulla cittadinanza. Interverranno lavoratrici,
lavoratori, giovani al primo voto, migranti, pensionate e
pensionati, docenti, giuriste e giuristi, personalità della
cultura e dello sport. Ci saranno i parenti delle vittime delle
strage di Brandizzo e del Terzo Valico.
"Abbiamo scelto di organizzare la manifestazione in
periferia perché è urgente che in questi territori le
disuguaglianze vengano ricucite. E garantendo maggiori diritti e
tutele sul lavoro e dimezzando i tempi per ottenere la
cittadinanza possiamo riuscirci" spiega Giorgio Airaudo,
segretario generale della Cgil Piemonte.
In Piemonte i votanti sono tre milioni: il referendum per
essere ritenuto valido deve ottenere il 50% più uno degli
elettori, "l'obiettivo è portare al voto un milione e 500 mila
persone" ha detto Airaudo. In vista del voto la Cgil Piemonte ha
commissionato un sondaggio, dopo quello di luglio 2024, a
Youtrend per comprendere quali siano le intenzioni degli
elettori sul territorio. In sei mesi la percentuale delle
persone a conoscenza dei referendum è cresciuta mediamente di 10
punti percentuali e il 43% intende votare. Le percentuali più
alte di elettori sono Avs (83%), Pd (82%), M5S (76%). "Questi
dati ci restituiscono un bel segnale in vista dell'8 e del 9
giugno, nonostante il silenzio generale del governo e dei
principali mezzi di informazione sul voto referendari" commenta
Airaudo.
Alleanza Verdi e Sinistra ha organizzato i "gazebo
referendari" in venti piazze del Piemonte "per far conoscere le
buone ragioni dei 5 Sì".
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