"La terza stagione di Cuori è
stata una bella sorpresa. Il personaggio di Delia è un punto
fermo nella mia carriera. E' bello interpretare una donna che ha
avuto un ruolo così importante". E' entusiasta Pilar Fogliati
sul set di Cuori 3, la fiction dedicata ai primi medici italiani
pionieri della cardiochirurgia, che andrà in onda su Rai 1 in
autunno, alla fine di ottobre. L'attrice, reduce dal 'grande
successo' al cinema di Follemente, il film di Paolo Genovese in
cui recita accanto a Edoardo Leo e a un cast di noti attori
italiani, torna al piccolo schermo.
"Mi piace lavorare nelle serie che durano tanto, mi piace
stare sei mesi con le stesse persone. E' come una nave cargo che
deve portare una merce da un continente all'altro, ci sono
momenti in cui si va velocissimi, momenti di attesa. Quando si
gira un film, invece, non si riesce a creare una famiglia, a
fare gruppo" spiega Pilar Fogliati, impegnata nelle riprese agli
Studi Lumiq di Torino, una delle location principali, dove sono
stati ricostruiti gli interni dell'ospedale Molinette.
"Ho ricevuto tanti messaggi di ragazzi e ragazze, mi dicono
che hanno deciso di iscriversi a Medicina dopo avere visto
Cuori. Se anche solo una ragazza diventasse medico perché ha
visto la fiction sulla Rai sarei davvero felice" spiega parlando
del personaggio che interpreta, un medico cardiologo determinato
e indipendente. "In Cuori 3 Delia non ha abbandonato la sua
voglia di fare ricerca, di portare avanti le sue battaglie
Bisogna avere il coraggio di sperimentare sul campo. Che cosa ha
Delia di me? Poco, io sono meno battagliera. Faccio l'attrice
che è il mestiere dell'insicurezza, del sogno".
L'attrice ci tiene a sottolineare le sue origini piemontesi.
"Parlo romano, ma sono più piemontese che romana. La mia
famiglia è piemontese. Sono nata ad Alessandria e mio padre è di
Canelli. Mi sto impegnando a imparare il piemontese. Sto molto
bene a Torino, mi piacerebbe viverci". Poi ammette: "L'ospedale
Molinette no, quello vero non l'ho mai visto, lo andrò a
visitare, ma spero di non doverci andare per una necessità".
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