TREVISO - L'assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha partecipato oggi a Treviso al convegno "Autismo il valore di ogni persona" alla presenza del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli.
"Le persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico - ha detto Lanzarin - necessitano di una presa in carico efficace e adattata ai loro bisogni e ai loro familiari nelle diverse fasi di vita: nell'età infantile è importante un riconoscimento precoce del disturbo, successivamente è fondamentale la presa in carico dell'individuo con la definizione di piani specifici volti all'inclusione scolastica e all'integrazione con insegnati appositamente formati; in età adulta si deve invece contribuire a garantire l'autonomia personale e a favorire l'inserimento lavorativo, con la valorizzazione delle abilità"
Per Lanzarin "è necessario avere una visione a 360 gradi, che metta al centro la persona e i suoi familiari, che vanno seguiti e accompagnati. La Regione Veneto ha messo in campo tutte le risorse a disposizione, con cifre importanti e un'articolazione molto ricca e diversificata di progettualità, con il coinvolgimento del Terzo settore, delle associazioni, degli enti gestori. Sono stati erogati dal 2021 oltre 22 milioni di euro per sostenere progetti specifici a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico".
Ulteriori risorse sono state stanziate a supporto della domiciliarità (4.812 utenti), la semiresidenzialità (6451 utenti), la residenzialità (2389 utenti)". Lanzarin ha ricordato che "Treviso insieme a Verona ospita il centro regionale per l'autismo. Il capoluogo scaligero, con il supporto dell'Università, si occupa di ricerca e diagnosi clinica, Treviso invece è punto di riferimento per i progetti che interessano gli aspetti relazionali, l'inserimento lavorativo, l'indipendenza in un contesto di comunità. In questi anni - ha detto - abbiamo lavorato molto sulla formazione del personale mettendo in rete le diverse figure professionali che si occupano di persone con disturbo dello spettro autistico: dai pediatri di libera scelta ai medici di medicina regionale, fino ai neuropsichiatri infantili. Ma soprattutto abbiamo dato concretezza al cosiddetto 'Progetto di vita', contribuendo a dare nuove prospettive di crescita e integrazione a queste persone. Grazie alle disposizioni previste dalla Legge quadro sulla disabilità avremo la possibilità di dare forma a una programmazione multidisciplinare e multidimensionale che sia cogente ai bisogni della persona. Un obiettivo verso il quale la Regione del Veneto punterà con determinazione".
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