Arrivano nuove stringenti misure di
sicurezza nelle acque delle Piscine di Venere a Baunei in
Ogliastra, dopo l'incidente, costato la vita di Marina Masia, la
28enne travolta da un grosso tronco di leccio, mentre nuotava
vicino al costone di roccia franato venerdì pomeriggio sulla
costa della Sardegna centrale.
Un'ordinanza della guardia costiera di Olbia è stata
recapitata oggi a tutti gli uffici della capitaneria nei porti
del Golfo di Orosei - Arbatax, Santa Maria Navarrese, Cala
Gonone e La Caletta - e alle società di navigazione che
trasportano i turisti nelle cale, con il divieto di avvicinarsi
al costone a picco sul mare, sia per le imbarcazioni che per le
persone, sino a una distanza di 30 metri.
"E' interdetta alla navigazione e alla balneazione nonché a
qualunque altra attività connessa al pubblico uso del mare, sino
a una distanza di 30 metri dalla costa, nello specchio acqueo
prospiciente la parete rocciosa sormontante le piscine di
Venere" si legge nell'ordinanza. Anche l'amministrazione
comunale di Baunei dovrà intervenire: "Il comune di Baunei
provvede alla posa in opera, a terra di idonea segnaletica
riportante il presente divieto e ne cura l'affissione in
prossimità di tutti i punti di imbarco passeggeri presenti sulla
costa di propria competenza - prosegue il provvedimento - Il
Comune provvede anche alla posa in opera a mare di un cavo
tarozzato galleggiante ben visibile e/o boe di colore rosso o
arancione, in posizione tale da indicare il limite del suddetto
divieto" .
"I cartelli a terra sul rischio frane e il cavo tarozzato in
acqua sono già presenti, ma questo provvedimento tutela e rende
più incisiva la sicurezza e l'incolumità delle persone - ha
detto all'ANSA il sindaco di Baunei Stefano Monni - Come
amministrazione posizioneremo nuovi cartelli ancora più visibili
che avvisino le persone della pericolosità del costone. Tragedie
del genere non devono più succedere".
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