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La crisi idrica incombe ancora ma i bacini pieni oltre il 54%

La crisi idrica incombe ancora ma i bacini pieni oltre il 54%

E' emergenza nel Sulcis, nell'Isola sorride solo la Gallura

CAGLIARI, 05 marzo 2025, 11:24

Redazione ANSA

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L'emergenza siccità è tutt'altro che alle spalle, ma le scorte idriche in Sardegna crescono di quasi 90 milioni di metri cubi nell'ultimo mese, tornando complessivamente sopra la soglia psicologica del 50%. E le nuove precipitazioni annunciate per il prossimo fine settimana fanno ben sperare per una situazione che vede ancora forti criticità da nord a sud dell'Isola.
    Dall'ultimo bollettino degli invasi relativo a febbraio emerge che si è passati ad avere 994.41 milioni di metri cubi di acqua nelle dighe pari al 54.5% del volume disponibile con un incremento di 88 milioni di metri cubi rispetto alla rilevazione di fine gennaio, quando le scorte arrivavano al 49.6%, ossia 906.25 milioni di metri cubi invasati.
    La realtà è però ben lungi dall'essere positiva: complessivamente l'allerta per l'emergenza idrica, attraverso l'indicatore di stato pari a 0.19, resta a livello di pericolo: "l'erogazione deve essere ridotta in media, secondo le categorie di priorità degli usi, per gestire in modo proattivo l'eventuale persistenza del periodo secco e contestualmente devono essere attivate le previste misure di mitigazione".
    Migliora la situazione generale nel Nuorese e nella Baronia, mentre peggiora nel Sulcis. In particolare è emergenza nel sistema idrico dell'Alto Cixerri dove i bacini di Punta Gennarta e Medau Zirimilis sono al 14% della capienza.
    Non gioisce neppure il sistema idrico nord occidentale (Coghinas, Bidighinzu, Cuga e Temo), dove l'indicatore di stato è sotto la media regionale (0.17) e il riempimento è al 44.8%.
    Qualche sofferenza in più anche per il Tirso-Flumendosa con gli invasi pieni al 51.8%. Unico territorio a sorridere è la Gallura, almeno tutti quei comuni alimentati dalla diga del Liscia che è piena al 74.9%.
   

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