"Un regolamento emesso dall'assessore regionale permette ai dipendenti degli uffici del Territorio e ambiente di potere avere accanto gli animali di affezione, come i cani, durante l'orario di lavoro.
Pur condividendo la lodevole iniziativa, tuttavia siamo costretti a ricordare che, ancora oggi, l'accesso degli animali, come i cani, è severamente vietato nelle nostre spiagge".
Lo dice
Antonio Firullo, presidente dell'Associazione turistica balneare
siciliana, che ha appreso la notizia dal sito della Regione
Sicilia.
"Un divieto al quale, da sempre, ci siamo opposti e chiesto
la revoca considerato che si perde anche la possibilità di avere
un turista che è obbligato a tenere il proprio animale di
affezione chiuso in un 'albergo per cani' invece di averlo in
spiaggia con se, o peggio di rinunciare alle vacanze in Sicilia
per questo motivo.
Da sempre si chiede di consentire e regolamentare l'accesso
degli animali in spiaggia invece di vietare. Le linee guida
della Regione hanno dato obbligo ai Comuni costieri di
individuare soltanto un'area adibita per gli animali di
affezione e per tutto il territorio demaniale di pertinenza.
Purtroppo, però, la maggioranza dei Comuni sono inadempienti e
comunque nessuno è in grado di chiedere e realizzare l'area,
perché autonoma e non connessa all'attività dello stabilimento
balneare per i fruitori del mare. Le regole imposte per fare
accedere gli animali in assessorato possono essere applicate
benissimo anche per l'accesso nelle nostre spiagge".
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