Il Museo del '900 di Mestre cambia
prospettiva e si apre al mondo dell'arte. Lo fa con 'Rivoluzione
Vedova', esposizione dedicata all'evocazione delle opere di
Emilio Vedova, maggior artista veneziano del secondo dopoguerra,
presentata negli spazi al secondo piano del museo.
Allestita al terzo piano, in un'area ampia 1.300 metri
quadrati, è stata ideata e progettata dalla Fondazione Emilio e
Annabianca Vedova, coprodotta da M9, e curata da Gabriella
Belli. Sarà inaugurata il 4 maggio e aperta al pubblico dal 5
maggio al 26 novembre 2023.
La mostra racconta con 130 opere - tra installazioni e opere
a parete - il punto di vista di un grande artista e
intellettuale, mettendo i visitatori a confronto con i capitoli
cald' della storia del XX e XXI secolo, dalle macerie della
seconda guerra mondiale agli avvenimenti della politica
internazionale che hanno interessato il mondo degli anni
Sessanta e Settanta, fino alle soglie del Duemila.
Cadenzato da un allestimento progettato dallo studio di
architettura Alvisi Kirimoto, il percorso suggerisce al
visitatore due livelli di lettura: da una parte il protagonismo
della pittura, gigantismo delle opere e potenza del segno;
dall'altra il resoconto della storia, che si fa protagonista con
una decina di lavori disposti in sequenza cronologica sulle
pareti perimetrali bianche della sala.
"In ogni opera c'è una novità - ha detto Belli -: prima solo
pittura, poi la necessità di aggiungere pezzi di realtà per
rendere le opere più significative e distinguibili. Vedova
arriva quindi ad eliminare la pittura con il collage e la
scrittura. Con le sue opere, l'artista ci dice che più forte
delle guerre e dei momenti difficili della vita, l'arte
rappresenta il nostro tempo".
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