Una vasta raccolta di opere
degli ultimi decenni di Leonella Masella è in mostra dal 12
novembre al 3 dicembre negli spazi della Rocca di Umbertide -
Centro per l'Arte Contemporanea. La mostra 'Dei in terra -studio
per inferno', a cura di Enzo Francesco Testa con i testi critici
di Helia Hamedani e Annamaria Corbi, riunisce opere che parlano
di guerre e migrazioni, di trasformazione delle città e di
labirinti nel tempo spazio. "La poetica del lavoro dell'artista
è complessa e stratificata come la sua esperienza vissuta da
curiosa viaggiatrice e responsabile essere umano nel mondo
contemporaneo - commenta Helia Hamedani - Ispirandosi a William
Morris, Leonella riflette sul processo di sviluppo nell'epoca
moderna e le conseguenze dell'industrializzazione. Nasce da qui
anche la sua riflessione sul problema dei rifiuti, tanto che per
denunciare la perdita di creatività e la dignità dell'essere
umano come lavoratore, usa i rifiuti industriali come materia
del suo lavoro artistico". La mostra racconta le storie
dell'evoluzione dell'uomo moderno ma anche le possibilità della
salvezza che l'artista con fantasia e umorismo ci dimostra
attraverso molteplici linguaggi. "Queste opere - prosegue
Hamedani - nonostante testimonino le complesse atrocità del
mondo attuale, aprono altre finestre alla consapevolezza umana".
"Nelle sue opere - commenta Annamaria Corbi - come nel suo testo
'Il Paradiso non era possibile' vi è il senso di solitudine che
riposa nei paesaggi di tante aree metropolitane contemporanee;
vi è adombrato un sentimento, di per sé contraddittorio, quasi
di amore e repulsione, per una scienza che, con le sue
tecnologie avanzate, ischeletrisce e quasi denuda di ogni
vitalità le grandi conquiste avvenute in passato, lasciando a
vista un futuro onirico, lo spettro di una realtà chimerica".
Nell'arte di Leonella Masella vi sono tante realtà che, seppur
diverse, sono compatibili le une alle altre, affacciate tutte su
un orizzonte oscuro ma che risorge a indicare nuove vie e nuove
esperienze. Il progetto espositivo si avvale del patrocinio
della Regione Umbria, de La Casa degli Artisti di Perugia e dei
Comuni di Umbertide, Santa Maria Tiberina e Città di Castello.
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