"Colto, ironico, sofisticato, il
lungo e complesso lavoro di Valerio Adami ha ribadito che al
centro di tutto il suo interesse visivo c'è un persistente
ripensamento della realtà in tutti i suoi aspetti filosofici,
culturali, metafisici, ma anche ironici e solo apparentemente
banali e quotidiani". E' il commento del curatore Lorenzo Madaro
alla mostra 'Valerio Adami. Ripensando la realtà', che la Dep
Art Gallery ospita dal 7 marzo al 17 maggio. Le opere esposte
sono state realizzate tra gli anni '70 e gli anni 2000 in
un'alternanza di scene di viaggio e dipinti dove l'artista
ripensa alla realtà vissuta. La mostra, che si inserisce nel
programma di Museo City Milano, include una sezione speciale
realizzata con l'archivio Valerio Adami, e propone alcuni
momenti privati dell'artista e la sua passione per il viaggio,
soprattutto per le barche. Segno, scrittura e colore sono i tre
paradigmi attorno a cui ruota la costruzione di ogni opera nei
decenni presi in esame da questa mostra a partire dagli anni
Settanta. In un momento dominato dalla bidimensionalità
dell'icona di consumo e dall'ossessivo ricorso a immagini
appartenenti al mondo pubblicitario, Adami in Italia e poi nel
suo lungo peregrinare da nomade intellettuale ha inventato una
propria via per far sì che la pittura si occupasse del reale
senza inciampare nella retorica neorealista o nell'ossessiva
ricerca del banale a tutti i costi. All'assenza di sfumature
pittoriche, si contrappone un'iconografia nuova che va decifrata
di volta in volta, perché frutto di stratificazioni, rimandi e
ossessivi ricorsi a determinati luoghi in cui tutto convive,
l'alto e il basso, la mitologia e un amplesso, l'architettura e
il grande tema del quadro nel quadro, la musica e un radiatore.
La ricerca di Adami è come un enorme archivio in cui i brandelli
del reale si incontrano e si concatenano in luoghi, ruoli e
visioni sorprendenti, da un lato intimamente legati a un
territorio di concretezza, a uno spazio fisico che è quello
della pittura e del disegno; e dall'altro a una dimensione
onirica in cui affiancamenti arditi tracciano nuove letture per
investigare i confini tra questi spazi di intermezzo tra ciò che
è tangibile e ciò che è legato alla immaginazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA