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Verso Santa Maria Maggiore, metà percorso giubilare

Verso Santa Maria Maggiore, metà percorso giubilare

Cappelletti, Basiliche dell'anno santo e radici paleocristiane

ROMA, 24 aprile 2025, 14:50

Redazione ANSA

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La morte di papa Francesco e la decisione del Pontefice di essere seppellito non a San Pietro ma a Santa Maria Maggiore avviene nell'anno del Giubileo e il trasferimento del feretro da una Basilica all'altra porta immediatamente alla mente il fatto che le due chiese sono parte fondamentale del pellegrinaggio dell'anno santo. Non sappiamo ancora quale sarà il percorso del corteo che porterà la salma del Papa da San Pietro a Santa Maria Maggiore per la sepoltura ma il fatto che i fedeli potranno assistere al passaggio del corteo funebre tra le due chiese in questa circostanza giubilare è di per se una interessante coincidenza anche se non dovessero essere inserite le altre basiliche nel percorso.
    Ma la linea di congiunzione tra le due Basiliche Papali non tocca solo questioni di rito, ha anche aspetti che si riflettono sulla storia basiliche giubilari che hanno una storia antica, con origini paleocristiane. Ne parliamo con la storica dell'arte e direttrice della Galleria Borghese di Roma, Francesca Cappelletti.
    "Quello che connota in gran parte il percorso del Giubileo - dice Cappelletti all'ANSA - è che tocca le prime evidenze cristiane di Roma. Dal punto di vista artistico sono chiese in cui ci sono stratificazioni che vanno dal mondo paleocristiano fino agli interventi più recenti. Interventi che non si sono mai fermati. San Pietro come la vediamo ha un impianto rinascimentale su cui si sono inseriti interventi seicenteschi che consideriamo barocchi: ci sono queste piante che vengono chieste al Bramante e a Raffaello ma poi la facciata fu completata da Maderno. E' veramente una fabbrica che non si è fermata mai.
    E che si rinnova reinterpretando le origini. Lo stesso Baldacchino fu concepito dal Bernini che si ispirò per le sue colonne tortili alla vecchia chiesa di San Pietro. Ricorda la chiesa iniziale. Tutto in San Pietro è stato man mano cambiato e reinterpretato nella prospettiva Nella prospettiva di tenere insieme tradizione e cambiamento".
    "Anche Santa Maria Maggiore - aggiunge la studiosa - ha una fondazione paleocristiana e quello è un aspetto che viene condiviso con il vecchio San Pietro. E' sempre stata una basilica papale. Ma la Cappella Paolina, cuore della basilica, era parte del complesso programma edilizio di rinnovamento attuato da Paolo V. Anche l'immagine della Salus Populi Romani è un'immagine la cui elaborazione si perde nei tempi. La Salus Populi è un'immagine che è sempre stata oggetto di rielaborazioni, copie, rivisitazioni: tutti la volevano riprodurre perché era un'immagine archetipica, tanto da essere attribuita a san Luca se non ad un intervento divino. Son immagini molto studiate dalla storia dell'arte recente con incroci che arrivano all'antropologia e con l'iconografia in quanto immagine di culto che vanno oltre la storia dell'arte".
   
   

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