La morte di papa Francesco e la
decisione del Pontefice di essere seppellito non a San Pietro ma
a Santa Maria Maggiore avviene nell'anno del Giubileo e il
trasferimento del feretro da una Basilica all'altra porta
immediatamente alla mente il fatto che le due chiese sono parte
fondamentale del pellegrinaggio dell'anno santo. Non sappiamo
ancora quale sarà il percorso del corteo che porterà la salma
del Papa da San Pietro a Santa Maria Maggiore per la sepoltura
ma il fatto che i fedeli potranno assistere al passaggio del
corteo funebre tra le due chiese in questa circostanza giubilare
è di per se una interessante coincidenza anche se non dovessero
essere inserite le altre basiliche nel percorso.
Ma la linea di congiunzione tra le due Basiliche Papali non
tocca solo questioni di rito, ha anche aspetti che si riflettono
sulla storia basiliche giubilari che hanno una storia antica,
con origini paleocristiane. Ne parliamo con la storica dell'arte
e direttrice della Galleria Borghese di Roma, Francesca
Cappelletti.
"Quello che connota in gran parte il percorso del Giubileo -
dice Cappelletti all'ANSA - è che tocca le prime evidenze
cristiane di Roma. Dal punto di vista artistico sono chiese in
cui ci sono stratificazioni che vanno dal mondo paleocristiano
fino agli interventi più recenti. Interventi che non si sono mai
fermati. San Pietro come la vediamo ha un impianto
rinascimentale su cui si sono inseriti interventi seicenteschi
che consideriamo barocchi: ci sono queste piante che vengono
chieste al Bramante e a Raffaello ma poi la facciata fu
completata da Maderno. E' veramente una fabbrica che non si è
fermata mai.
E che si rinnova reinterpretando le origini. Lo stesso
Baldacchino fu concepito dal Bernini che si ispirò per le sue
colonne tortili alla vecchia chiesa di San Pietro. Ricorda la
chiesa iniziale. Tutto in San Pietro è stato man mano cambiato e
reinterpretato nella prospettiva Nella prospettiva di tenere
insieme tradizione e cambiamento".
"Anche Santa Maria Maggiore - aggiunge la studiosa - ha una
fondazione paleocristiana e quello è un aspetto che viene
condiviso con il vecchio San Pietro. E' sempre stata una
basilica papale. Ma la Cappella Paolina, cuore della basilica,
era parte del complesso programma edilizio di rinnovamento
attuato da Paolo V. Anche l'immagine della Salus Populi Romani è
un'immagine la cui elaborazione si perde nei tempi. La Salus
Populi è un'immagine che è sempre stata oggetto di
rielaborazioni, copie, rivisitazioni: tutti la volevano
riprodurre perché era un'immagine archetipica, tanto da essere
attribuita a san Luca se non ad un intervento divino. Son
immagini molto studiate dalla storia dell'arte recente con
incroci che arrivano all'antropologia e con l'iconografia in
quanto immagine di culto che vanno oltre la storia dell'arte".
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